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10 consigli utili se tuo figlio è stato bocciato
Giugno, mese gioioso, mese in cui la primavera si tuffa nell’estate, tempo in cui si mettono da parte gli zaini della scuola e si tirano fuori dagli armadi i borsoni per il mare. Ma non per tutti è così…. Giugno, infatti, è anche il mese in cui a scuola “escono i quadri”, ovvero vengono resi noti i risultati delle valutazioni dell’anno scolastico.
Cosa fare se nostro figlio o nostra figlia torna a casa con una brutta pagella o perfino con una bocciatura? Come comportarsi in questi casi?
Nella consapevolezza che essere genitori è sempre il mestiere più difficile del mondo, abbiamo voluto stilare un decalogo con dei consigli utili, tenendo presenti le indicazioni fornite in materia dagli esperti.
1) NON FARNE UN DRAMMA. Non è il caso di lasciarsi andare ad isterismi: perdere il lume della ragione e disperarsi come se fosse crollato il mondo non solo non serve a nulla, ma è certamente dannoso sia per il genitore sia per il/la figlio/figlia.
2) NON FAR FINTA DI NIENTE. Allo stesso tempo, far finta di niente non è una buona soluzione. Il genitore che si sforza di far finta di niente per non turbare gli equilibri familiari rischia di ottenere l’effetto contrario. Nascondere a tutti i costi il turbamento interiore rende ancora più nervosa la persona, che così rischia di esplodere. Inoltre, bisogna tener presente che i ragazzi sono molto sensibili ed intelligenti: certamente comprenderanno che i genitori hanno un peso dentro che tentano di nascondere evitando di affrontare l’argomento. I silenzi dei genitori, soprattutto se forzati, sono pesantissimi e possono essere interpretati dai figli nei modi più deleteri.
3) NIENTE CASTIGHI. Mettere il proprio figlio o la propria figlia in punizione a causa della bocciatura probabilmente non servirà a nulla se non a far crescere in lui o in lei rabbia, rancore, risentimenti.
4) …MA NEMMENO PREMI. Certamente, però, a fronte della bocciatura anche premiare il proprio figlio è sbagliato. Questa mossa può generare confusione e far credere al figlio che ottenere risultati negativi è vantaggioso. Insomma, il figlio potrebbe pensare “mi conviene farmi bocciare sempre, così mi coccolano”.
5) ACCETTARE QUANTO E’ ACCADUTO. Prima di ogni altra cosa, il genitore deve prendere consapevolezza di quanto accaduto e accettarlo con tranquillità, guardando in faccia la realtà: una bocciatura a scuola non è una tragedia, ma non è nemmeno una cosa da nulla. È un inciampo durante il percorso, quindi è necessario rialzarsi e rimettersi in carreggiata.
6) FAR ACCETTARE AL PROPRIO FIGLIO QUANTO E’ ACCADUTO. Tutto ciò deve capirlo ed accettarlo anche il ragazzo o la ragazza. Deve accettarlo in maniera consapevole e matura, evitando di nascondersi dietro alibi morali (ad esempio: “sono stato bocciato solo perché il professore mi odia”), che non di rado diventano un alibi anche per il genitore che vuole sfuggire le proprie responsabilità.
7) CAPIRE E FAR CAPIRE AL PROPRIO FIGLIO LA DIFFERENZA TRA “VALUTAZIONE” E “GIUDIZIO”. È importantissimo comprendere e far comprendere ai propri figli che la scuola ci valuta come studenti e non come persone. In altre parole, genitori e figli devono capire insieme che i professori non esprimono giudizi sull’essere della persona, ma valutano il percorso scolastico dell’alunno. La bocciatura a scuola non è un marchio d’infamia. Detto ancora in altre parole, se sono stato bocciato a scuola non significa che sono una cattiva persona, una persona fallita, ma che sono uno studente la cui performance scolastica non è stata valutata sufficiente per passare alla classe successiva o per essere ammesso all’esame finale.
8) PRESERVARE L’AUTOSTIMA DEL RAGAZZO/DELLA RAGAZZA. L’autostima è importantissima soprattutto nella fase adolescenziale. Se il ragazzo o la ragazza vivono la bocciatura in maniera traumatica, la cosa potrebbe ripercuotersi molto negativamente sul suo futuro.
9) Non perdere l’ORGOGLIO DI ESSERE GENITORI. E per preservare l’autostima dei nostri figli è importante far capire loro che siamo orgogliosi di quello che sono e che nessuna bocciatura scolastica può compromettere questo nostro orgoglio. In altre parole, nostro figlio o nostra figlia non devono mai pensare “io per mio padre e per mia madre sono una delusione”.
10) CORRERE PRESTO AI RIPARI!!!
Lo ripetiamo: una bocciatura a scuola non è una tragedia, ma non è nemmeno una cosa da nulla. È un inciampo durante il percorso. Quindi, non possiamo starcene con le mani in mano né possiamo consentirlo ai nostri figli. Il futuro dei nostri figli è troppo importante ed è giustamente la cosa che più ci sta a cuore come genitori. Perdere anni di scuola e restare indietro negli studi può mandare in frantumi i sogni e i progetti per il futuro. Questo un genitore che ama i propri figli non può accettarlo!
Dunque, bisogna correre ai ripari, cercando di capire quali sono le problematiche di fondo che stanno alla base della bocciatura.
Spesso, infatti, gli insuccessi scolastici dipendono da un ambiente scolastico in cui non sussistono le condizioni ottimali per far sì che ogni studente si esprima al meglio delle proprie capacità. Classi numerose, supplenti che cambiano ogni settimana, clima asfissiante ecc… possono lasciare indietro quegli studenti che, pur avendo tante capacità e potenzialità, sono più sensibili o più ribelli per carattere o più timidi o soltanto un po’ pigri e demotivati o semplicemente hanno bisogno di un’attenzione in più.
In questi casi, iscrivere il proprio figlio o la propria figlia ad un Centro Studi che si occupa del recupero degli anni scolastici può essere un’ottima soluzione: classi poco numerose, assistenza continua da parte dei docenti, tutor personali, ambiente positivo e conciliante.
Certamente iscrivere i propri figli a questi centri comporta dei costi. Ma se non sono disposto ad investire sul futuro di mio figlio o di mia figlia per cosa sono disposto a spendere? Può esistere un investimento migliore di questo? Può esistere qualcosa di più importante del futuro di mio figlio?
Inoltre, bisogna sapere che esistono delle associazioni senza scopi di lucro che dispongono di un Centro Studi in cui docenti volontari preparano gratuitamente i ragazzi aiutandoli a recuperare gli anni scolastici perduti. Questi Centri Studi possono essere convenzionati con delle Scuole Paritarie, in modo tale da consentire l’iscrizione agli esami di recupero a prezzi più vantaggiosi.
Convinti di fare cosa gradita ai nostri lettori, segnaliamo qui di seguito uno di questi Centri Studi (Accademia Internazionale delle Professioni) gestito da un’associazione, che opera nelle province di Napoli e di Caserta.
Centro Studi – Accademia Internazionale delle Professioni
Recuperiamo insieme…. Puoi recuperare gli anni persi e conseguire il DIPLOMA anche in 1 ANNO.
Sedi:
CASERTA – MACERATA CAMPANIA (CE)
NAPOLI (Centro direzionale)
ERCOLANO – PORTICI – SAN GIORGIO A CREMANO – SAN SEBASTIANO AL VESUVIO
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