Un’asta per gli ammalati più ammalati: i bambini. Il prossimo 15 dicembre alle ore 19.00 presso il Museo Diocesano di Napoli, Undicesima edizione Serata e Asta di beneficenza 2016, finalizzata alla realizzazione di due progetti medico – assistenziali in favore dell’infanzia povera e sofferente. Evento promosso dall’arcivescovo di Napoli e dalla Chiesa di Napoli. Presentato alla stampa presso il palazzo arcivescovile, dallo stesso cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, insieme al direttore del centro Rai di Napoli, Francesco Pinto, alla presenza del vescovo ausiliare monsignore Gennaro Acampa, del vescovo episcopale don Tonino Palmese, del vicedirettore dell’ufficio della pastorale della Sanità, don Leonardo Zeccolella e don Luigi Castello, e della direttrice del Complesso del Museo Diocesano, Carmen de Rosa.
La serata – La partecipazione prevede l’acquisto del biglietto del costo di euro 15.00, in vendita presso la biglietteria del Museo diocesano, o nella sede del giornale Nuova Stagione. La serata sarà presentata da Gigi e Ross, duo comico napoletanto, noto per la partecipazione allo show Made in Sud. Battitore dell’asta Peppe Iodice, comico napoletano conosciuto per le sue esilaranti rappresentazioni teatrali, ed il concerto di Valentina Stella, cantante napoletana, conosciuta soprattutto per le sue interpretazioni di successo delle canzoni Mente Cuore, Passione eterna e Indifferentemente.
I doni – Tra i primi doni già pervenuti, quello di Papa Francesco, raffigurante una rappresentazione dell’Ultima cena in avorio e madreperla; una cornucopia, donata al Pontefice dal presidente della Repubblica democratica socialista dello Sri Lanka, e una effigie di Gesù. La Presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato un pezzo artigianale dei maestri vetrai di Murano. Angelino Alfano ha inviato due candelabri in argento. Il pezzo all’asta più ambito dai tifosi è il pallone donato dal patron del Napoli, Aurelio de Laurentiis, firmato da tutti i calciatori. Come da tradizione, attesi i doni della Presidenza della Repubblica e della Regione Campania.
I progetti – Il ricavato sarà devoluto per progetti che hanno avuto il consenso anche dei direttori di testate giornalistiche, riuniti con Sepe, nelle settimane scorse. Se saranno raccolti fondi sufficienti con la serata e l’asta di beneficenza, sarà possibile realizzare un reparto, forse il primo nel Mezzogiorno, di alta specializzazione per la cura delle patologie orali in piccoli pazienti diversamente abili e o con gravi patologie sistemiche. Il reparto sarà creato nella azienda universitaria Federico II nel dipartimento Testa-collo, unità complessa di odontoiatria pediatrica diretta da Luigi Califano e Aniello Ingenito. L’altro progetto prevede l’acquisto di una ambulanza pediatrica per neonati o nati prematuramente per la Seconda Università di Napoli Luigi Vanvitelli.
I dieci anni dell’asta – Di seguito i progetti realizzati. Nel 2006 all’ospedale Pausillipon è stato possibile ristrutturare, con dotazione di lettini speciali, il reparto pressurizzato per bambini leucemici. Nel 2007 alla Casa di Tonia, una casa famiglia per accogliere i giovani donne rimaste sole, per aver scelto la gravidanza e la maternità. L’anno successivo, sempre nella Casa di Tonia, è stato aperto un asilo multietnico. Nel 2009 fu possibile avviare il progetto delle adozioni di vicinanza. Nel 2010, all’ospedale Santobono fu donata la strumentazione diagnostica per il risveglio dei bambini in coma. Nel 2011 all’ospedale Annunziata è stata donata la strumentazione diagnostica per neonati affetti da encefalopatie; nel 2012 all’Ospedale Fatebenefratelli è stata realizzata la Banca del latte materno e al Monaldi sono stati donati lettini attrezzati per il monitoraggio cerebrale di neonati a rischio. Nel 2014, nell’Annunziata è partito il progetto del Banco farmaceutico per persone indigenti ed è stato possibile acquistare un Vibraplus, per il trattamento delle sindromi spastiche in neonati a rischio. Lo scorso anno, è stata acquistata un’ambulanza attrezzata per il trasporto in emergenza di bimbi nati precocemente per il Reparto di Terapia intensiva Neonatale dell’Azienda Policlinico Federico II; per il Cardarelli, un ecografo di alta fascia per diagnosi legate a patologie dei nati precocemente; nel Centro di accoglienza La Tenda, è stato possibile effettuare lavori di ristrutturazione e fornire attrezzature per la distribuzione di farmaci raccolti
La location – Il Museo è sito all’interno della chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova. Oltre ad ospitare una raccolta di dipinti, bronzi e reliquie provenienti dal palazzo arcivescovile piuttosto che da altri edifici di culto della città chiusi o soppressi, incorpora due chiese facenti parte del complesso di Donnaregina, la seicentesca chiesa Nuova, all’interno della quale il museo in senso stretto ha la propria sede, e la trecentesca chiesa Vecchia. Fu inaugurato il 23 ottobre 2007, con l’intento di raccogliere le opere provenienti in parte dalle stesse chiese Nuova e Vecchia, e in altra parte dai depositi del palazzo arcivescovile, dove in origine il museo aveva sede, o da altre chiese di Napoli chiuse, soppresse o che comunque presentavano condizioni di alto rischio e pericolo di trafugamento per le opere che custodivano al loro interno.Il museo è gestito dall’arcidiocesi di Napoli, con la sorveglianza della Soprintendenza al polo museale di Napoli, e nato per volontà dell’arcivescovo e cardinale Crescenzio Sepe.
Le dichiarazioni del cardinale Sepe – <<L’occasione mi fu data il giorno dopo che arrivai a Napoli per il mio ministero, dopo gli anni trascorsi a Roma. Mi recai all’ospedale Santobono, e guardando quei bambini malati, chiesi a me stesso cosa potevo fare per loro, per dare un segno di vicinanza. Pensai quindi di mettere in vendita alcuni dei miei effetti personali, e dare loro il ricavato. La cosa si ingigantì e divenne asta, con i doni di personalità ed istituzioni. Ma l’aspetto più bello, sono da sempre, i doni fatti da tutte le persone, di tutti i ceti e gradi, uniti dal bisogno di dare solidarietà a quelli che sono i malati più malati: i bambini. Gesti che hanno prodotto dei piccoli segni, ma significativi, a dimostrazione della grandezza di animo della nostra gente. Ed è proprio vero che quando bussi al loro cuore sanno dare più di quello che gli si chiede: questa è la nostra napoletanità>>.
E da Napoli fino a raggiungere l’Italia intera, Francesco Pinto, con l’approvazione del cardinale Sepe, propone ed auspica per un’asta di beneficenza nazionale a favore dell’infanzia, coincidente in una stessa data, in tutte le diocesi italiane.