Taglio del nastro al Centro Studi Francescani di Maddaloni. Con l’incontro interreligioso intitolato Sacro e divino nelle diverse esperienze religiose: una lettura comparata, hanno preso il via lo scorso mercoledì 25 settembre, presso la sede del Centro in via San Francesco 117 a Maddaloni (CE), le attività dell’anno accademico 2019-2020. Si tratta del primo di una serie di incontri dedicati allo Spirito di Assisi, che si terranno a cadenza mensile e si svolgeranno a turno in tutte le province della regione Campania. Ciascun incontro ruoterà attorno ad un tema dell’esperienza religiosa, che sarà analizzato dai molteplici punti di vista delle diverse religioni partecipanti.
All’incontro di mercoledì scorso hanno preso parte, in qualità di relatori, Angela Furcas, rappresentante della comunità Bahá’í della Campania, Maria Laura Chiacchio, rappresentante dell’istituto buddista Soka Gakkai di Salerno, Padre Edoardo Scognamiglio, teologo cattolico di fama e direttore del Centro Studi Francescani, Amedeo Imbimbo, esponente del buddismo tibetano a Napoli, e Lucia Antinucci, teologa impegnata nel dialogo interreligioso, moderati dal teologo e giornalista culturale Michele Giustiniano.
In apertura dei lavori, Lucia Antinucci ha aggiornato i presenti sui progressi del dialogo interreligioso a livello universale, ricordando che nei giorni scorsi, a Casa Santa Marta, si è svolto il primo incontro del Comitato Superiore istituito ad agosto per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato dal Papa con il Grande Imam di Al-Azhar, Al-Tayyib, ad Abu Dhabi il 4 febbraio scorso. Il giorno 11 settembre è stato scelto come segno della volontà di costruire vita e fratellanza dove altri hanno seminato morte e distruzione. Il 19 settembre il rabbino senior della Congregazione ebraica di Washington, M. Bruce Lustig, è entrato a far parte del Comitato superiore. Il giorno 20 settembre 2019 a New York si è svolto il primo evento pubblico organizzato dal Comitato superiore, a cui hanno partecipato centinaia di persone di diverse religioni.
Dopo aver ricordato la centralità del concetto di gradualità della rivelazione nella fede Bahà’í, Angela Furcas ha parlato dell’esperienza del sacro come di «malleabilità» al tocco di Dio che guida la vita del fedele.
«Nel buddismo non esiste una divinità né immanente né trascendente – ha affermato Maria Laura Chiacchio – non c’è un ente che crea la vita, ma ciò non significa che non vi sia il senso del sacro». Riflessione che ha fatto pendant con quella di Amadeo Imbimbo che ha ricordato come il sacro, secondo il buddismo tibetano, «è quello che si vive alla presenza della smobilitazione dell’ego».
«Nella Bibbia – ha ricordato nell’intervento conclusivo Padre Edoardo Scognamiglio – non esiste il concetto di sacro, ma quello di Santo. E per il cristianesimo il Santo è una persona: Gesù Cristo. Tutto scaturisce dall’incontro personale con Lui». Padre Scognamiglio ha infine sottolineato che gli incontri interreligiosi del Centro Studi, anche se fanno emergere talvolta delle similitudini tra le diverse esperienze religiose, non hanno lo scopo di fare sincretismo o di affermare che una religione vale l’altra, ma al contrario di mettere in relazione identità differenti, che restano tali, ma scoprendosi nel dialogo “amiche” e desiderose di cooperare per la costruzione della pace.