L’illusione dell’ottava è un’illusione uditiva scoperta da Diana Deutsch nel 1973. Viene prodotta quando l’intervallo di un’ottava (due suoni sono uguali, ma uno è più grave e l’altro più acuto) viene emesso ripetutamente, alternando i due suoni che la compongono (es.: acuto-grave-acuto-grave) tramite cuffie stereofoniche. La stessa sequenza viene riprodotta ad entrambe le orecchie simultaneamente, ma al rovescio. Pertanto ne risulterà che, mentre l’orecchio destro riceve il suono acuto, l’orecchio sinistro riceve il suono grave e viceversa. I due suoni utilizzati vengono emessi a 400 Hz e 800 Hz ed ognuno suona per 250 millisecondi prima di passare all’altro orecchio e dare spazio all’altro suono, che viene riprodotto senza pause di silenzio a separarlo dal precedente. Entrambi i suoni risultano, quindi, simultaneamente presenti ad entrambe le orecchie, sempre, senza pause. È possibile, così come stato fatto negli esperimenti della Deutsch, invertire le cuffie e ripetere la prova.
In cosa consiste l’illusione?
Ottantasei persone hanno preso parte al primo esperimento della Deutsch e nessuna di esse ha percepito il modello tonale corretto! La percezione che ne deriva, infatti, è diversa dalla realtà: invece di sentire due suoni alternati attraverso entrambe le orecchie simultaneamente, la maggior parte delle persone percepisce due suoni emessi alternativamente all’orecchio destro e sinistro, in tempi diversi (es.: suono orecchio destro, poi suono orecchio sinistro, poi suono orecchio destro, e così via) e più frequentemente sente ad uno specifico orecchio il suono acuto e all’altro quello grave e anche quando le cuffie vengono invertite la corrispondenza viene mantenuta, cosicché l’orecchio che sente il suono acuto, continua a sentire il suono acuto e quello che sente il suono grave, continua a sentire quello grave (es.: suono acuto orecchio destro, poi suono grave orecchio sinistro, poi suono acuto orecchio destro, e così via) .
Alcuni soggetti dell’esperimento della Deutsch percepivano un’unica tonalità alternata fra le due orecchie, quindi non percepivano per nulla l’intervallo di ottava (es.: suono acuto orecchio destro, poi suono acuto orecchio sinistro, poi suono acuto orecchio destro, e così via). Altri percepivano illusioni “complesse”, come l’intervallo di ottava ad un unico orecchio ed un terza tonalità percepita sporadicamente nell’altro orecchio (es.: suono acuto orecchio sinistro, poi suono grave orecchio sinistro, poi suono acuto orecchio sinistro… poi suono più acuto di due ottave dall’orecchio destro) .
Lateralizzazione cerebrale
È stato scoperto che la lateralità di mano rappresenta un fattore influente: nel primo esperimento della Deutsch, il 58% dei soggetti destrimani e il 52% dei soggetti mancini avvertivano un singolo suono alternantesi fra le due orecchie con intervallo di ottava. I soggetti mancini erano imprevedibili rispetto alla localizzazione dei suoni acuti e gravi, mentre i soggetti destrimani erano molto più propensi a percepire il suono acuto attraverso l’orecchio destro. Dei restanti soggetti, i destrimani percepivano tre volte di più rispetto ai mancini un unico tono alternantesi fra le due orecchie, ma senza intervallo di ottava.
Come si spiegano tali risultati?
La Deutsch suggerisce che quando un intervallo di ottava si alterna come nell’esperimento, entrano in gioco due diversi meccanismi decisionali. Il primo ha la funzione di determinare la posizione del suono, ovvero da dove proviene, l’altro quello di identificare il tipo di suono, come la sua tonalità. Il meccanismo decisionale che valuta la posizione del suono dà la precedenza ai suoni alti e quello volto a valutare il tipo di suono, dà la precedenza a quelli percepiti all’orecchio dominante. Questo meccanismo è noto come modello a due canali, poiché si trovano combinati i funzionamenti di due diversi meccanismi decisionali, uno volto alla valutazione del dove, l’altro volto alla valutazione del cosa.
Vuoi scoprire quanto il tuo cervello è lateralizzato?
Esperimenti successivi hanno messo in evidenza un’altissima correlazione fra lateralità di mano ed illusione dell’ottava. Siccome molti studiosi hanno trovato che la scrittura non è un buon indice di lateralizzazione cerebrale, questa prova si pone come un ottimo test per stabilire quanto siamo lateralizzati (ovvero, quanto spesso sentiamo il suono acuto proveniente sempre dallo stesso orecchio?).
Non ci resta che provare! QUI è possibile fare l’esperimento: basta munirsi di cuffiette e premere play: cosa percepisci?
Fonte:
Deutsch, D. (1974). An auditory illusion. The Journal of the Acoustical Society of America 55 (S1): S18–S19