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Inshalom, un messaggio di pace in scena al Rostocco

inshalomInshalom, o l’assurda partita (opera teatrale)

di Maurizio D. Capuano

compagnia ZTN (Zona Teatro Naviganti di Napoli)

Con: Maurizio D. Capuano, Massimo Cataliotti, Francesco Rivieccio, Laura Tramontano, Gianni Galepro, Filomena Pisani e Flavia Carenne.

Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta.

In questa affermazione è riassunta l’essenza di Incontri, la nuova stagione inaugurata dal Teatro Rostocco diretto da Ferdinando Smaldone, che offre l’opportunità di mettere in scena pièces sconosciute al consuetudinario panorama teatrale.

ASSURDA PARTITA - È Inshalom, o l’assurda partita lo spettacolo di apertura di quest’anno portato in scena il 7 e 8 novembre dalla compagnia ZTN, Zona Teatro Naviganti di Napoli. L’opera presenta il concetto d’incontro già nel titolo, una crasi tra le parole inshallah e shalom.
Maurizio D. Capuano scrive, recita e dirige un’opera umana e attuale che presenta come protagonisti due fazioni storicamente contrapposte: palestinesi e israeliani.

VICENDA - Nassur (Maurizio D. Capuano) e Shlomo (Massimo Cataliotti), infatti, vivono in una stazione sul confine della striscia di Gaza, insieme a Bob (Francesco Rivieccio), soldato americano che fa da nervoso moderatore. Il loro lavoro consiste nel computare le vittime dei bombardamenti per fini propagandistici.

SCENOGRAFIA - La scenografia non si presenta particolarmente elaborata, quantunque sia ben curata: la scena è sempre la stessa e pochi, ma essenziali, sono gli oggetti presenti.
La musica e gli effetti sonori dei bombardamenti rendono l’impressione ricercata, ma è la recitazione che distrugge la consapevolezza dello spettatore di trovarsi nella sala buia di un teatro.
Il testo infatti, presenta un profondo carico drammatico, alleggerito all’occorrenza dalla comicità che un tema tanto difficile esige da se stesso, che incatena chi ascolta alle parole dette – e non recitate – degli attori.

SPUNTI INTERESSANTI - Sebbene in alcuni tratti si presenti alquanto forzato per l’esagerata attribuzione di caratteristiche psicologiche a qualche personaggio, Inshalom è un’opera artistica degna di nota, perché capace di offrire molteplici spunti di riflessione, come quello che plasma l’intera trama: <<chi muore in guerra non è altro che un numero senza volto né nome>>.

ASPETTANDO…IL 1982 - Buono il primo Incontro, dunque, al Rostocco. Ora si attende il 22 novembre per la messa in scena di Quelli del diploma…1982 di Pierluigi Tortora, con la speranza di assistere ad una pièce altrettanto interessante e originale.