E la festa è cominciata. Dopo tanta attesa, è arrivata: la nave scuola Amerigo Vespucci, alle ore 10.00 del 29 giugno, è approdata a Napoli. E’ attraccata alla Stazione Marittima, in una delle tappe più significative della Campagna Navale, organizzata in occasione dell’85° anniversario dal varo della nave. Ed insieme alla Amerigo Vespucci, fa tappa a Napoli la Campagna “Mare Mostro”, promossa da Marevivo sull’impatto della plastica in mare.
Al termine della manovra di ormeggio, il comandante della Vespucci, capitano di vascello Curzio Pacifici, ha aperto “le porte” della nave più bella del mondo per la conferenza stampa, tenuta a bordo, dal Comandante Nave Vespucci Curzio Pacifici e del Comandante Comando Logistico Napoli Ammiraglio Donato Marzano, insieme a Rosalba Giugni, Presidente Marevivo, Angelo Tursi, Presidente CoNISMA. Con gli interventi di Maria Rapini, Segretario Generale Marevivo, Giandomenico Ardizzone, Professore Università La Sapienza di Roma, Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente alla Camera. Le conclusioni sono state affidate a Silvia Velo, Sottosegretaria Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario Ministero della Giustizia.
Il nuovo Mediterraneo: un mare di plastica, l’uso di molti prodotti di bellezza sta alimentando il “mostro” della plastica, che sempre di più invade i nostri mari e si insinua, giorno dopo giorno, nella nostra catena alimentare. Per dare una risposta a questo difficilissimo problema e porre così un argine ai miliardi di microscopici frammenti di plastica che, sfuggendo a qualsiasi filtro, vengono ingeriti dagli organismi marini e finiscono direttamente nel piatto del consumatore, Marevivo ha illustrato la proposta di legge numero 3852 a prima firma del presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera Realacci e sottoscritta da oltre 40 deputati di diversi gruppi politici, sia di maggioranza che di opposizione, in base alla quale dal 1° gennaio 2019 non sarà più consentito produrre e mettere in commercio prodotti cosmetici contenenti microplastiche. Una proposta di legge nata per informare e sensibilizzare sull’impatto della plastica in mare.
Ogni anno nel mondo vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastica e si stima che nel 2050 diventeranno 400. Su questo scenario, si innesta uno studio presentato durante il “World Economic Forum”, che prevede che per il 2050 ci saranno più plastiche che pesci in mare. Secondo alcune ricerche, oltre il 10% di plastica prodotta viene gettato in mare, andando ad alimentare il “Mostro”.
Anche se a destare più clamore sono i rifiuti di maggiori dimensioni, in realtà i frammenti più piccoli e, apparentemente, insignificanti sono quelli più nocivi e pericolosi. Gli impianti di trattamento e depurazione delle acque non sono in grado di intrappolarli e quindi arrivano direttamente in mare, dove vengono scambiati per cibo da diverse specie. E’ il caso dei cosmetici, in cui il contenuto in microplastiche supera, talvolta, in peso la plastica di tutto il tubetto o la boccetta in cui sono venduti. In certi cosmetici le microplastiche rappresentano dall’1 al 90% del peso del prodotto stesso: specialmente negli scrub, nei bagnoschiuma, nei dentifrici ma anche i rossetti, le maschere, i mascara, gli idratanti, lo spray per capelli, le creme lenitive, le schiume da barba. In Europa nel 2013, solo per i prodotti di bellezza, sono state impiegate quasi 5.000 tonnellate di microplastiche, finite quasi tutte in mare e con possibili ripercussioni anche per la salute umana.
“Non ci è consentito di restare in panchina a guardare cosa sta capitando al nostro mare”, spiega Rosalba Giugni, presidente e fondatrice di Marevivo, “non dimentichiamo che il mare rappresenta il 71% del Pianeta, produce più dell’80% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe un terzo dell’anidride carbonica, quando è in buona salute. Questa benefica funzione viene esercitata non esclusivamente per le sue acque salate, ma perché il mare è un ‘organismo vitale’, composto da vegetali e animali in un equilibrio dinamico raggiunto in milioni di anni”.
Oltre alla proposta di legge illustrata e che è oggetto anche di una petizione online che si può sottoscrivere su change.org o su marevivo.it per accelerare i tempi di approvazione in Parlamento, la campagna “Mare mostro” si articola in seminari, incontri con gli studenti, dibattiti con amministratori e politici e prevede azioni di raccolta di plastica alle foci dei fiumi, come quella che avverrà il prossimo 4 luglio alla foce del Sarno, insieme a Castalia S.c.p.A. e in sinergia con la Capitaneria di Porto di Torre Annunziata e il Comune di Torre Annunziata.
A supportare l’intera campagna una mostra divulgativa dal titolo “Mare mostro: un mare di plastica?”, che si potrà visitare a bordo del veliero, nata sulla scorta dello studio realizzato dalla Blue Factory di Marevivo e composta da giovani ricercatori, coordinati dal professore dell’Università “La Sapienza” Giandomenico Ardizzone.
Una festa, ma soprattutto un impegno in una sinergia tra più forze, per cercare di porre rimedio, o quantomeno far conoscere a tutti, quanto accade nel nostro mare tanto amato, polmone blu della nostra Terra.