La Grande Mela chiama, Napoli risponde: The world bridge – New York Napoli 2016, campagna di crowdfunding. Progetto ideato e diretto dall’eclettico cantautore e avvocato Mimì De Maio, ospitato dalla piattaforma Meridonare della Fondazione Banco di Napoli (https://www.meridonare.it/progetto/the-world-bridge-new-york-italy). Partner, le organizzazioni Spazio Cultura Italia e New York Italians Foundation, presiedute rispettivamente da Mimì De Maio e Pasquale Maio, volte a favorire il dialogo costante tra le comunità artistiche italiane e americane. Un progetto che mira a costruire un ponte fra la cultura napoletana e quella newyorkese, raccontata attraverso le espressioni artistiche del dialogo come fondamento per la convivenza tra i popoli.
È lo scrittore Maurizio De Giovanni a lanciare la campagna di crowdfunding 2016, a sostegno del progetto. Ad ogni donazione sarà associata una ricompensa: si potrà avere, per esempio, Maurizio De Giovanni nel proprio salotto per un reading di parole e musica, accompagnato da Mimì De Maio alla chitarra. Il progetto è la concretizzazione in un festival organizzato tra New York e Napoli di musica, cinema, fotografia, letteratura e made in Italy,.La prima edizione si terrà nel mese di novembre a New York, in un percorso itinerante che coinvolgerà decine di artisti e diversi locali, gallerie d’arte, università e luoghi istituzionali da Manhattan a Brooklyn. Il tema sarà Il cammino dei popoli, per riflettere sul valore della contaminazione fra le culture e osservare il fenomeno migratorio come opportunità per i Paesi. Mostre fotografiche, proiezione di film e documentari, esibizioni musicali, lectio magistralis con autori, passeggiate nei luoghi cult di New York. Non una mera vetrina ma qualcosa di più, la costruzione di una comunità artistica, sociale e professionale, pronta a raccogliere la sfida del confronto attraverso il dialogo e la contaminazione.
L’idea di sviluppare The world bridge nasce nel 2014, dopo due viaggi di promozione culturale a New York. L’incontro con le comunità artistiche locali e l’entusiasmo manifestato da tanti partner e addetti ai lavori ha dato forza alla ragione che come italiani occorre rivendicare nel mondo la capacità di produrre “bellezza”. Non a caso, passeggiando per le strade delle grandi capitali, e in particolare di New York, ci si può rendere facilmente conto del valore e la percezione all’estero del made in Italy, dal cibo a tutto ciò che fa moda e tendenza, ma non solo. Convinzioni rafforzate dai fatti che è proprio il mercato americano ad essere quello maggiormente ricettivo alla qualità dei prodotti italiani.