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Sanitansamble, i giovani musicisti della Sanità al festival delle Muse

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La musica ti porta a cambiare in modo buono. Ti rende più forte: la Napoli del Rione Sanità, la musica e l’arte, in un unico al Festival MANN nel giorno della liberazione. Concerto dell’Orchestra Sanitansamble al festival delle Muse al MANN di Napoli. Esibizione del gruppo musicale di ragazzi del quartiere Sanità, uno dei momenti più particolari e originali del Festival, nella sua prima edizione, svoltosi nella settimana dal 19 al 25 aprile.

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Il Concerto – La sala Farnese, palcoscenico suggestivo dell’evento, gremita per l’occasione da turisti, napoletani e familiari dei ragazzi musicisti, visibilmente emozionati per l’esibizione in un contesto così unico e privilegiato. È stato un successo: i ragazzi hanno eseguito svariati pezzi del repertorio dei grandi maestri della musica classica. Al termine del concerto Andrea Laurenzi, direttore artistico del Festival ha proclamato l’Orchestra Sanitansamble ambasciatrice del Mann nel Mondo. A conferma del successo, l’Orchestra ha concesso numerosi bis, concludendo il concerto con ‘O sole mio che il pubblico non ha potuto fare a meno di cantare.

I brani eseguiti – Ouverture Egmont di L.V. Beethove, Te deum h146 di M.A. Charpentier, An Die Freude dalla IX Sinfonia di L.V. Beethoven, Le danse Ungheresi n. 1 e n.5 di J.Brahms, Pomp and Circumstance di E. Elgar, Gabriel’s song per Oboe e Orchestra d’Archi dal film The Mission di  Ennio Morricone, Love Theme dal film Nuovo Cinema Paradiso sempre di Ennio Morricone.

Il progetto Sanitansamble  – Nasce nel 2008 nel Rione Sanità di Napoli. Si ispira all’esperienza di “El Sistema” un modello didattico con accesso gratuito per bambini e ragazzi ideato in Venezuela dal Maestro José Antonio Abreu che promuove la pratica collettiva musicale come mezzo di organizzazione e sviluppo della comunità in aree e contesti sociali difficili. C oltre 80 giovani, tra bambini e adolescenti che, sotto la guida di 14 maestri e del direttore, il maestro Paolo Acunzo, hanno portato avanti in questi anni un percorso di successo che li ha visti esibirsi per il Santo Padre Papa Francesco, per il Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano e in molti prestigiosi eventi e concerti in teatri locali e nazionali. Accoglie giovani e giovanissimi del Rione Sanità di Napoli, un quartiere spesso associato a storie di degrado e marginalità, ma in realtà ricco di un patrimonio storico-artistico di straordinaria importanza, negli ultimi anni al centro di un movimento spontaneo di valorizzazione che vede protagonisti soprattutto i giovani.

Il direttore d’orchestra – Paolo Acunzo ha all’attivo più di 300 Concerti all’Estero. Dal 1998 collabora con la Corale Polifonica Musique Esperance che è un O.N.G. con sede in Svizzera a Ginevra e persegue finalità solo umanitarie. Ha diretto numerose Orchestre, sia Italiane che Estere. Da sette anni dirige  la Napoli Simphony Orchestra. Otto anni fa,  è stato chiamato dal Maestro Maurizio Baratta a dirigere i giovani dell’Orchestra Sanitansamble di Napoli. Nel 2015 è stato invitato negli Stati Uniti per  tenere Concerti a New York.

Il Rione Sanità  – Qui, nei vicoli dove convivono chiese barocche e case fatiscenti, palazzi nobiliari e bassi scavati nel tufo, i bambini tornano a crescere con una nuova coscienza: studiano, fanno teatro, suonano in orchestra, fanno esperienze concrete finalizzate a un progetto di una vita comunitaria che possa coinvolgere tutti i residenti. La Sanità non è solo un quartiere di Napoli, è l’espressione viva e autentica di tutte le sue contraddizioni.

La parola ai protagonistiPaolo Acunzo: <<Nel 2008 erano 25 ragazzi, oggi il numero si è triplicato. I ragazzi sono seguiti ogni giorno a lezione dai maestri. L’obiettivo è quello di non creare dei musicisti, ma di dare loro una via da percorrere nel segno della legalità e dello studio, così che qualsiasi lavoro faranno nella vita, avranno le peculiarità e la stoffa per emergere>>.

Il padre di un musicista: <<Mio figlio, già studente musicale, si è trovato coinvolto in questa esperienza che gli ha dato la possibilità di avere chiavi di lettura diverse al proprio impegno e soprattutto occasioni di verifica della qualità del proprio studio. È felicisssimo e noi genitori altrettanto con lui>>.

I giovani artisti: Emanuele, 20 anni, oboe: <<Non  ho mai suonato in un ambiente così. Ho suonato anche in altri musei, ma questo eè diverso…>>; Maria Grazia, 23 anni, flauto traverso: <<È stata una esperienza bellissima, perché il luogo è veramente prestigioso. A me non era mai capitato di suonare in una cornice così, con tanto riscontro di pubblico>>; Tonia, 20 anni, flauto traverso: <<È una cosa meravigliosa, io ci vivo e ci morirò con loro!>>.