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Unità dei cristiani, al via i lunedì di Capodimonte

ecumenismo

<<Perché tutti siamo una sola cosa>> (Gv 17,21): il mondo dei credenti chiamati a raccolta per la pace e per il dialogo. I lunedì di Capodimonte per l’unità dei cristiani – l’ecumenismo, via del dialogo e della pace per tutte le Chiese, alla Facoltà Teologica, a Napoli, al Viale Colli Aminei, nr.2, da novembre 2017 ad aprile 2018, a partire dal pomeriggio di lunedì 13 novembre. Iniziativa promossa dal Consiglio regionale delle Chiese della Campania, con il patrocinio della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Tommaso d’Aquino e la collaborazione del Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le culture. Una sorta di laboratorio al dialogo e all’unità, fatto a 3 voci: quella cattolica, ortodossa e protestante. Dibattiti, approfondimenti, lezioni frontali e seminari di ricerca personalizzati, aperti a tutti, che si terranno a cadenza mensile, ad eccezione del mese di gennaio, in cui è prevista la Settimana di preghiera  per l’unità dei cristiani, sempre presso la Facoltà di Capodimonte.

I lunedì ecumenici – In un mondo globalizzato, in cui i cristiani di tutte le Chiesa avvertono l’impulso di superare il loro stato di divisione, l’ecumenismo sta raccogliendo, intorno a se, attenzione sempre maggiore. A sostegno di ciò, si inserisce il Consiglio regionale delle Chiese della Campania, che crede fortemente nell’ecumenismo come via delle Chiese ed esprime, in ogni sua parte, il desiderio di formare gli stessi battezzati a una coscienza ecumenica, facendo del dialogo, dell’amicizia fraterna e della fede in Cristo il proprio stile di vita e di annuncio. Da qui nasce il bisogno dei lunedì dedicati all’ecumenismo, grazie anche al supporto di autori e testimoni del Vangelo che ogni giorno s’impegnano per l’unità e la comunione tra le Chiese, consapevoli che, nonostante le diversità, è Cristo Gesù che ci unisce in un solo corpo per il dono dello Spirito Santo che il Padre ha effuso su tutta la terra. Incontri aperti a tutti i credenti, seguendo la prospettiva della testimonianza comune, della formazione all’ecumenismo, della conoscenza storica delle Chiese cristiane, dell’approfondimento teologico delle dottrine, della sensibilità pastorale, degli eventi più importanti a livello interconfessionale, dell’etica e della vita cristiana in genere.

Il programma13 novembre 2017: <<Noi lo annunciamo a voi>> (1Gv 1,3). Testimoniare insieme il Vangelo di Gesù Cristo. Relatori: professore Edoardo Scognamiglio, PFTIM di Napoli – archimandrita Georgios Antonopoulos, Chiesa ortodossa di Napoli del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli – pastore Antonio Squitieri, Chiesa metodista di Salerno e diaspore di Albanella e Ottaviano; 11 dicembre 2017: <<Uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli>> (Mt 23,8). Coltivare nelle Chiese una mentalità ecumenica: formare all’unità. Relatori: professore Giuseppe Falanga, PFTIM di Napoli – Elisabetta Kalampouka, Chiesa ortodossa di Napoli del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli – pastore Giuseppe Verrillo, Chiesa libera di Volla-Comunione Chiesa apostolica italiana; 19 febbraio 2018: <<Convertitevi e credete al Vangelo>> (Mc 1,15). Rinnovamento e conversione delle Chiese: l’ecumenismo spirituale. Relatori: professore Antonio Ascione, PFTIM di Napoli, padre Bogdan Filip, Chiesa ortodossa di Salerno del Patriarcato Rumeno, diacona Alessandra Trotta, Chiesa metodista; 12 marzo 2018: <<Siamo stati battezzati con lo stesso Spirito per formare un solo corpo>> (1Cor 12,13). Verso una visione comune della Chiesa: l’ecumenismo tra storia e dottrina…Relatori: don Gaetano Castello, preside della PFTIM di Napoli – pastore Giovanni Trattino, Chiesa Evangelica della Riconciliazione – padre Mikhail Povaliaiev, Chiesa Ortodossa di Napoli del Patriarcato di Mosca; 16 aprile 2018: <<Qualsiasi cosa facciate, o in parole o in opere, fate tutto nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui>> (Col 3,17). Ecumenismo e vita cristiana: Vangelo, famiglia e sacramenti. Relatori: docente della PFTIM di Napoli, e il pastore Leonardo Magrì, Chiesa valdese.

L’importanza del dialogo ecumenico  -  ll dialogo ecumenico è basato sul diritto-dovere di esprimere ciascuno, con serenità ed obbiettività, la propria identità, evidenziando ciò che si è, ciò che unisce e ciò che divide. Esporre con chiarezza le proprie posizioni non limita il dialogo ecumenico ma lo favorisce. Una sorta di collaborazione dei cristiani tra di loro, un’azione congiunta nella società, valore di una testimonianza unica nel nome del Signore. Un impegno, a cui il popolo cristiano, alle soglie del terzo millennio, è sempre più chiamato alla riuscita.

Le Chiese e l’ecumenismo – Dialogare, incontrarsi, è per le Chiese un atto di coraggio ed un gravoso impegno. Loro, malgrado le perduranti divisioni, grazie alle esperienze di dialogo che stanno vivendo, stanno realizzando una fraternità universale. Le Chiese sono quindi chiamate al rafforzamento di una nuova stagione ecumenica, rivolta al dialogo, non nascondendo le diversità teologiche; alla collaborazione, nel fare insieme tutto ciò che è promuovibile insieme; alla preghiera, predominante aspetto dell’esperienza ecumenica; e al popolo, portando gli stessi a credere di più e ad essere maggiormente uomini e donne di comunione.

San Giovanni Paolo II e l’ecumenismo – Nella lettera apostolica Novo millennio ineunte, incoraggia lo sforzo ecumenico con molto calore: «Intanto – egli scrive – proseguiamo con fiducia nel cammino, sospirando il momento in cui, con tutti i discepoli di Cristo, senza eccezione, potremo cantare insieme a voce spiegata: <<Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme>> (Sal 133 [132],1)» (n. 48).