La meraviglia è il principio della conoscenza (Aristotele). Ad Ercolano l’archeologia si potrà vivere guardandola, ascoltandola, sentendola, persino toccandola. Il Mav in 4.0…un nuovo museo in tutti i sensi: dal 1 marzo ha riaperto al pubblico il MAV Museo Archeologico Virtuale in Ercolano, alla via IV novembre, nel suo nuovo allestimento 4.0, che prevede un radicale upgrade degli apparati tecnologici, radicalmente aggiornati, e una riqualificazione degli spazi museali nel suo complesso per offrire la migliore delle esperienze all’utente, realizzato grazie al finanziamento dei fondi Poc (acronimo per Piano operativo complementare) regionali. Inaugurazione il 28 febbraio alla presenza del sindaco di Ercolano, Ciro Bonajuto, del direttore del museo e della Fondazione Cives, Ciro Cacciola e dell’assessore al Turismo del Comune di Ercolano, Ivana Di Stasio.
Il nuovo allestimento e lo Space-lab – Un vero e proprio Smart Museum, nel quale nuovi apparati tecnologici offrono al visitatore la possibilità di compiere un viaggio nel tempo, immergendosi totalmente in una realtà parallela che coinvolge attivamente gli altri sensi. Una della principali novità è l’allestimento di spazi destinati alla didattica: infatti il museo si è dotato di un nuovo laboratorio, lo Space-lab, uno spazio di oltre trecento metri quadri, recuperato da un’area dismessa del museo, vera e propria fornace della creatività, dove sia grandi che piccoli potranno esprimere la propria vena artistica nelle nuove aree didattiche. Lo Spacelab avrà una sala dedicata alla Virtual Reality, con 10 postazioni dotate di visori VR, un Fablab con attrezzature e tecnologie, tra cui modellatore 3D, stampante 3D, postazioni informatiche, banchi di lavoro, plotter da taglio, e lo JuniorMAV, uno spazio per le attività dei più piccini, con arredi a loro misura, vasche per i laboratori dello scavo. Si potrà produrre il proprio reperto con la stampante 3D, si potrà inventare un modello e sperimentare le tecniche per la ricostruzione virtuale dei reperti archeologici, si potrà creare un film e imparare a usare droni per le riprese a 360°. Aperta anche una sala conferenze di cento posti, che si aggiunge all’auditorium e una nuova stanza dedicata alla realtà virtuale, per 35 visitatori alla volta. Attraverso speciali visori, potranno totalmente immergersi nei cardi e decumani di Pompei ed Ercolano, tra domus e templi.
Il Museo – Nato nel 2003 e gestito dalla Fondazione Cives, luogo didattico e conoscitivo, dove il reale e l’immaginario si incontrano per dare vita a nuove modalità di apprendimento e di intrattenimento. Filmati, animazioni e speciali ricostruzioni in 3d, ripropongono un sorprendente viaggio tra le strade di Ercolano e Pompei poco prima della fatale eruzione vesuviana del 79. Oltre settanta installazioni multimediali restituiscono vita e splendore alle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri. Il Mav è oggi ancor più un museo non convenzionale, luogo di cultura in cui l’archeologia si tocca attraverso dispositivi interattivi, si ascolta attraverso i racconti delle guide virtuali, si sente grazie ad effetti sensoriali che coinvolgono l’olfatto, si gusta nei laboratori dedicati alla storia dell’alimentazione degli antichi Romani. I numeri del museo: novantamila visitatori l’anno, con l’obiettivo di centomila per il 2018, per un’offerta a visitatori di tutte le età, specialmente quelli più giovani.
La soddisfazione espressa all’inaugurazione del 28 febbraio – Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano: <<Complimenti alla Fondazione Cives ed al direttore Ciro Cacciola per questo restyling che consente al Mav di rappresentare sempre più un’eccellenza del nostro territorio. Il fascino di un museo unico del suo genere ha certamente contribuito all’aumento di turisti che, in questi ultimi due anni, hanno visitato la nostra città>>; Ivana Di Stasio, assessore al Turismo: <<Siamo soddisfatti che il Mav prosegua senza sosta il l’opera d’innovazione che l’ha reso una struttura all’avanguardia nel mondo per la ricostruzione in 3d delle antiche città romane sepolte dall’eruzione del Vesuvio. Il restyling del museo amplia ulteriormente l’offerta culturale sul nostro territorio in un lavoro che vede la sinergia costante del Comune con la Direzione del Parco archeologico, la Fondazione Ente Ville Vesuviane ed il Parco Nazionale del Vesuvio>>; Ciro Cacciola, direttore del museo e della Fondazione Cives: <<Saranno proprio i visitatori loro i principali destinatari del nostro upgrade: uno spazio di oltre trecento metri quadri, recuperato da un’area dismessa del museo, verrà utilizzato per laboratori: le persone potranno partecipare a simulazioni di scavo archeologico, giocare con la tecnologia e partecipare a specifici focus>>
Dopo non molto quella nube si abbassò verso terra e copriva il mare […] Cadeva già della cenere, ma ancora non era fitta […] (Plinio il Giovane) da il Mav in 4.0.