Print This Post

Scende alla prossima?

Alle 6.30 del mattino, dietro le campagne di casa mia, percepisci ancora l’odore della notte fonda. Hai freddo e sei sola nelle strade desolate. C’è solo un bar aperto e un negozio a mo’ di edicola. Solo qualche macchina che passa veloce. E nient’altro. Tu e il buio ancora quasi pesto.Hai sonno, ma quell’aria in faccia ti risveglia. Vorresti già essere a destinazione, senza dover prendere un pullman, due metro e un treno. E il pensiero di doverlo fare per forza ti angoscia inevitabilmente. Vorresti almeno cogliere le varie coincidenze, vorresti non dover aspettare tanto tempo prima di poterti spostare da un posto all’altro. E più ci pensi più vorresti una macchina. Ma quando cominci a vedere come tutto cambi dalle 6.30 alle 6.45 e come le strade improvvisamente si affollino di gente impazzita che corre e strombazza pur di arrivare in orario a lavoro o ovunque debba andare, cambi idea. A quel punto vorresti solo tornare indietro, a casa, nel tuo letto. A dormire. Invece arrivi alla fermata del pullman e aspetti. Ne passa uno, ma è stracolmo e non si ferma. Ne passa un altro dopo dieci minuti ma è peggio del precedente. E inizi a perdere la pazienza, perchè hai i minuti contati. Ne passa un altro ancora e finalmente si ferma. Vedi la gente all’entrata che si regge in piedi in un equilibrio precario, schiacciata dagli altri già dentro, schiacciata dalle porte, spintonata dai disperati che tentano di entrare. E ti rendi conto di essere anche tu proprio disperata per sforzarti di salire lì sopra. Lo fai, trovi la tua posizione. Resti immobile. Sarebbe un suicidio spostare un dito. Respiri a stento. Sudi. Vorresti bere. Fa caldo e hai il giubbino addosso che non puoi toglierti. La pressione si abbassa. Hai mal di testa. Vuoi scendere. Ma devi restare lì perchè sai che il prossimo pullman sarebbe anche peggio. La tua fermata è quasi arrivata, ne manca una sola e poi sei alla metro. Finalmente! Ma alle tue spalle c’è qualcuno che ti rivolge la parola: “Scende alla prossima?”.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>