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Satis. Per una cultura del benessere

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Che tu sia medico o  no, siamo lieti di invitarti all’inaugurazione, sarà una serata speciale! Con questo slogan, il 1 giugno 2018  si è inaugurato, nel centro storico di Ercolano, in via IV novembre, il centro polispecialistico Satis, la prevenzione in rete, un coworking vesuviano, voluto e finanziato dalla dott.ssa Luisa Andolfi e dalla dott.ssa Anna Rongo, entrambe psicologhe, e con la sponsorizzazione amichevole della dott.ssa Carmela Saulino, presidente della commissione cultura della città di Ercolano.

Il Centro – Promette di rivoluzionare la sanità privata locale e non. È un gruppo integrato di ambulatori specializzati nella diagnostica medica specialistica e svolge attività privata, con applicazione di tariffe adeguate al SSN e ancor più alle esigenze economiche del paziente. Una struttura sanitaria privata nata con l’obiettivo di offrire al paziente un’assistenza rapida, efficiente e di alta qualità. La prima visita per ogni paziente è gratuita. Vanta la presenza di personale medico e paramedico altamente specializzato, selezionato sull’intero territorio campano, in grado di affrontare ogni esigenza del paziente in tempi estremamente rapidi, trovandosi in un ambiente caratterizzato da grande professionalità e cordialità, dove il paziente con i suoi bisogni ed esigenze è al centro delle attenzioni. Previsti programmi completi di check-up mirati, attivando un programma di prevenzione per riconoscere e individuare i maggiori fattori di rischio arrivando ad una diagnosi precoce di eventuali patologie. Sarà proposto dal centro come benefit, sino a diventare uno strumento per migliorare i programmi di tutela e prevenzione della salute, integrando e promuovendo programmi di welfare aziendali.

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Lo staff e le specialità  – Il Centro dispone di un personale altamente qualificato ed in grado di soddisfare ogni esigenza. Ogni giorno medici cooperano allo scopo di permettere al paziente un’attenta diagnosi ed un opportuna soluzione alla propria patologia. Ognuno di loro possiede un esperienza ai massimi livelli nel proprio settore specifico e collabora in maniera armoniosa. Gli ambulatori sono dotati di apparecchiature all’avanguardia per effettuare esami diagnostici e visite specialistiche nelle aree: dermatologia, dietologia, endocrinologia, epilettologia, ginecologia, logopedia, neuropsichiatria infantile, oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria, pediatria, psicoterapia, psicomotricità, urologia, terapia del dolore.

Il coworking – Non pare essere solo un fenomeno passeggero, bensì una realtà in fortissima crescita.  Cominciamo col dire di che cosa si tratta. Nel lontano 2005 un programmatore informatico californiano, Brad Neuberg, creò il San Francisco Coworking Space, sostanzialmente un locale arredato per condividere con altri professionisti spazi, connessioni e servizi. Anche se, va detto, subaffittare una stanza con connessione non è sufficiente per rientrare nella definizione: lo spazio di coworking è anche un luogo di incontro, un posto per creare sinergie e fare networking. Da allora si è assistito al boom. Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Italia, dove i numeri iniziano a essere interessanti: 40 realtà di coworking solo a Milano, oltre 200 in tutta Italia.

Il low-cost – Il segreto sta nell’assegnare il giusto valore (costo) alle cose. «Chiariamo subito una cosa: ci occupiamo di sanità privata, non siamo convenzionati con il sistema sanitario nazionale. La nostra offerta medica copre  grandi aree.  La nostra idea è quella di fare medicina privata ad alta qualità ma a prezzi accessibili» dichiara la dott.ssa Luisa Andolfi. ll modello low-cost, se fatto bene, altro non è che un’analisi maniacale della catena del valore percepita dal cliente. Ad ogni anello di questa catena va assegnato un costo in base a quanto è importante per il cliente. Da statistiche ed analisi di mercato, si è analizzata la catena del valore, fino a comprendere che la sanità non stava dando sufficiente valore per esempio all’extraclinico, cioè a tutto quello che riguarda la prenotazione, i tempi di attesa. Il low-cost in Italia, in un’economia stagnante, cresce tra il 6 e l’8%. Anche perché con la crisi le persone sono sempre meno capaci di comprare ad alto costo. Il tema adesso è come fare ad inserire il modello low-cost nei servizi, che sono il 70% dell’economia. Il centro Satis ci vuol provare, per gli ercolanesi e per tutti coloro che avranno modo di usufruirne.