Si è conclusa, a Torre del Greco, la tre giorni di eventi – 13, 14 e 15 ottobre – per celebrare il secondo anniversario della canonizzazione di San Vincenzo Romano, il “parroco santo” che dedicò la sua vita a diffondere il Vangelo e ad aiutare i pescatori e corallari, il cui corpo riposa proprio nella Basilica di Santa Croce da lui ricostruita dopo l’eruzione del 1794. Gli eventi hanno coinvolto un ampio numero di partecipanti e devoti, sia in presenza, pur nel rispetto delle norme anti contagio per l’emergenza sanitaria da Coronavirus, sia attraverso la diretta televisiva su TVCITY, canale 113 del digitale terrestre, che attraverso la diretta streaming sulla pagina FB della Basilica.
Il programma ha avuto il suo epilogo ieri con la partecipazione straordinaria di padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, che è intervenuto per la presentazione del volume «Fai vivere e santifichi l’universo» del professore Giuseppe Falanga. «Dobbiamo metterci davantia Gesù Eucaristia, come San Vincenzo Romano – ha detto padre Fortunato– con la certezza che solo lui, mite e umile di cuore, può dare ristoro e pace al nostro cuore affaticato e oppresso». «Preghiamogliuniperglialtri – ha proseguito il francescano –,perchépossiamoattingeredalla contemplazionedell’AmorediCristoquellaforzanecessariaperrinnovarelanostravita,perrafforzarelacomunionetranoieperesserenelmondocostruttori del suo Regno nella fedeltà alla nostra vocazione». Dal canto suo il teologo Giuseppe Falanga, conosciuto e apprezzato in ambito liturgico nazionale, ha affermato: «Sia l’Eucaristia sia la creazione – ognuna, ovviamente, a suo modo – sono delle “teche d’amore”, dell’Amore di Dio. I cristiani, ma anche i non credenti, sono chiamati più che mai custodire il creato e ad adoperarsi per il compimento di una nuova creazione, a tutti i livelli e in tutti gli ambiti della vita».