Orlando
di Daniele Vicari
ITALIA, BELGIO 2023
122 minuti
Daniele Vicari ci regala l’ennesimo film emozionante e profondo, con l’aiuto della splendida interpretazione di Michel Placido e dell’adolescente Lyse, nel film sua nipote, interpretata dalla giovanissima Angelica Kazankova.
INCIPIT – Orlando vive in uno sperduto paesino del reatino, dove la vita viene scandita dalle regolari incombenze tipiche del contadino. Taciturno e vedovo, riceve la notizia che il figlio sta male a Bruxelles, dove è emigrato qualche anno prima. Parte per andare a trovarlo ma arriverà tardi, perché nel frattempo il figlio muore, lasciando una figlia adolescente senza madre che se ne occupi, perché alla nascita non aveva accettato di riconoscerne la maternità.
IL CUORE – Orlando si ferma a Bruxelles per stare con la nipote, che non sembra intenzionata ad andare con lui in Italia. Si trova un lavoro, alla sua veneranda età (ha superato i 70 anni) e si mette un cappellino da baseball per coprire la calvizie e sembrare più giovane, ma la fatica si fa sentire. Il mondo che vede a Bruxelles evoca i suoi fantasmi più profondi. Sono tutti stranieri e di colore, compreso il padrone di casa a cui versa anche gli arretrati dell’affitto lasciati dal figlio. Insomma si trova a sperimentare le stesse condizioni che aveva vissuto il figlio, costretto ad arrangiarsi con lavoretti da GIG economy, pur di non rientrare in Italia dopo aver litigato col padre proprio per la scelta di andarsene dal paese natio. Ma il senso del dovere e l’affetto per la nipote inaspettata lo porranno di fronte a scelte laceranti.
SUGGESTIONI – Orlano e Lyse sono due testardaggini generazionalmente diverse ma identiche, che si scontrano in un panorama che narra di emigrazione, di lavoro, di sentimenti, di precarietà. Il cinema di Daniele Vicari è sempre un cinema politico, anche quando in ballo ci sono i sentimenti più profondi, e questa è la forza del regista di Sole, Cuore , Amore e anche di Diaz – Don’t clean up this blood