Il primo insediamento esistente a Portici risale, molto probabilmente, al 43 avanti Cristo, supposizione scaturita dai ritrovamenti effettuati a via Naldi, tra i quali spiccava un’aquila marmorea su cui era incisa la sigla Q.P.A. che potrebbe indicare le iniziali del congiurato di Cesare, Quinto Porzio Aquila.All’epoca, Portici, che costituiva ancora un casato della più grande Ercolano, doveva presentarsi come un agglomerato di case, in cui il mare arrivava addirittura a lambire l’attuale piazza San Ciro. Si deve giungere fino al 1200 per assistere allo sviluppo di Portici come casale sotto la giurisdizione napoletana, diventando, poi, nel medioevo, un libero municipio. Nel Seicento, la città raggiunge il suo massimo splendore dato che, con i suoi boschi e il suo verde, riesce ad attirare naturalisti e ornitologi per la rarità delle specie ospitate. Nel secolo successivo, a Portici, arrivano i Borboni che costruiscono la famosissima Reggia, la quale, oggi, ospita la facoltà di agraria dell’ Università Federico II di Napoli. Evento importantissimo che scrive il nome di Portici nella storia italiana avviene il 3 ottobre del 1839, data in cui viene inaugurata la prima ferrovia italiana: il tronco ferroviario Napoli-Portici, lungo 7 chilometri e 640 metri.Oggi, Portici, con i suoi servizi, il suo commercio e le sue possibili prospettive, è sicuramente da annoverare tra i migliori volti della periferia napoletana, forse soprattutto grazie al suo splendido e semi-sommerso passato.