L’ottava edizione della marcia contro il racket non poteva trovare collocazione temporale più adeguata. Riunitosi a Portici, il corteo, formato da circa duemila persone, ha potuto manifestare la sua solidarietà a Massimo e Raffaele Rossi, i titolari del ristorante “Ciro a Mare”, che nei giorni scorsi ha subito un altro violento attentato camorristico, dopo quelli già patiti nei mesi addietro. I due non erano presenti, ma hanno fatto comunque sentire la loro voce attraverso un messaggio, ringraziando “per questa manifestazione di solidarietà”. Per le istituzioni erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, il sindaco di Ercolano, Nino Daniele, e il vice-sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno. C’erano poi una serie di esponenti delle varie associazioni impegnate sul territorio e, cosa da sottolineare, un gran numero di commercianti. E’ chiaro che la vicinanza dell’incivile episodio che ha visto protagonista in negativo la città ha avuto un forte impatto emotivo sulle presenze, ma c’è comunque da sottolineare che comincia a serpeggiare un sempre più forte moto di ribellione nei confronti della camorra da parte dei commercianti, come testimonia l’associazione antiracket nel vicino comune di Ercolano. Sarebbe un peccato sciupare tutta questa “disponibilità” da parte dei commercianti non mettendoli in condizione di sentirsi protetti. Purtroppo i proprietari di “Ciro a Mare” non lo sono stati a sufficienza se hanno dovuto subire più attacchi sanguinosi in poco tempo e ora sono stati costretti ad andare via dalla Campania.