Peppino Impastato è stato un giornalista e un attivista nella lotta contro la mafia. Ancora ragazzo rompe con la famiglia mafiosa e comincia un’attività politico culturale contro la mafia. Viene assassinato nel ’78 in campagna elettorale, con una carica di tritolo messa sotto il suo corpo legato ai binari della ferrovia. Pochi giorni dopo gli abitanti di Cinisi lo votano e lo eleggono simbolicamente. L’incidente non destò il clamore dovuto. Forse perché a Roma, lo stesso giorno, venne trovato il corpo del presidente della DC Aldo Moro. Ed ù stato uno dei più grandi depistaggi della storia della lotta alla mafia. Si parlò di atto terroristico, si parlò di suicidio. Solo nel 2001 la cassazione dichiarò colpevoli Vito Palazzoli, condannato a trent’anni, e Gaetano Badalamenti, condannato all’ergastolo. Alla vita di Peppino e’ stato dedicato il film “I cento passi”. Cento passi immaginari tra casa di Peppino e casa di Tano Badalamenti. A lui e’ stato dedicato il centro di documentazione antimafia in Sicilia. Carmen Consoli canta una sua poesia: Ciuri di campo. Infatti tra le poche carte sfuggite alla perquisizione fatta a casa di Peppino dopo il suo assassinio è stato trovato un piccolo quaderno di poesie.
FIORE DI CAMPO NASCE
DAL GREMBO DELLA TERRA NERA.
FIORE DI CAMPO NASCE
ODOROSO DI FRESCA RUGIADA.
FIORE DI CAMPO MUORE
SCIOGLIENDO SULLA TERRA
GLI UMORI SEGRETI.