Colla
di Irvine Welsh, Tea, Milano, 8,60 euro.
Irvine Welsh ci ha abituato a grandi provocazioni, a testi nei quali si occupa delle esistenze al limite di emarginati di ogni risma, che campano alla giornata e bevono come spugne o si fanno di tutto: acidi, eroina, erba. Si è sempre soffermato su situazioni squallide, sulle risse degli hooligans scozzesi, sul sesso violento, sulle sbornie di ragazzi emarginati: ha avuto cioè il grande merito di portare alla luce la disperazioni di generazioni perdute, di una gioventù bruciata, di quartieri difficili, come la Corea di Edimburgo. Città che anche in questo romanzo più maturo è al centro dell’attenzione, con tutte le sue contraddizioni. Welsh ripercorre la vita di alcuni ragazzi, descrivendone i momenti di maturazione, sottolineando la profonda amicizia, che sempre e comunque li lega, ance nelle situazioni più difficili e scabrose, anche quando tutto sembra perso e il vuoto “invade” sempre di più le loro esistenze miserabili.
Irvine Welsh vive a Londra, dopo aver vissuto e lavorato ad Edimburgo e ad Amsterdam. Capofila della Chemical generation è autore di grandi successi quali Trainspotting, Ecstasy, Tolleranza Zero, Porno.