di Domenico Zucaro, SugarCo Edizioni
Il libro raccoglie le lettere delatorie inviate da Pitigrilli all’O.V.R.A. (organizzazione segreta di polizia fascista) dal 1930 al 1939. Fu, infatti, durante quel periodo che Dino Segre, già autore - sotto lo pseudonimo di Pitigrilli – di numerosi e popolarissimi romanzi erotici, – agì, come spia della polizia di regime, all’interno del movimento antifascista italiano, riuscendo spesso a fornire elementi decisivi per l’incriminazione di uomini della Resistenza come Carlo Levi, il gruppo Einaudi, Cesare Pavese e Foa, o seguendo passo passo, a Parigi, Carlo, Rosselli, Lussu, Garosci Nitti, Cianca e Tasca. Scoperto dalla polizia francese nel 1939, il caso Pitigrilli non scoppiò che nel 1945, quando Carlo Levi pubblicò nell’ Italia libera una serie di rapporti informativi dello scrittore torinese. Dalle lettere si evince un Pitigrilli così abile che raggiunge punte di diabolico, che sceglie sempre le strade più tortuose, un maestro dell’intrigo che si compiace del proprio operato. Alcune pagine potrebbero sembrar tratte da un libro giallo, ma non lo sono. Il libro è corredato da una prefazione di Gianfranco Fusco e da una Appendice composta da interessanti documenti provenienti dagli archivi della polizia fascista.