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Shrek. E vissero felici e contenti.

shrek

Di Mike Mitchell. 2010

La fiaba dell’orco più celebre degli ultimi tempi si tinge di tinte forti.

Ad un anno dalla nascita dei tre orchetti, Shrek e Fiona vivono felici e attorniati da tanto amore nella loro palude. Tutto sembra procedere felicemente nelle loro vite alle quali pare non manchi nulla. Cosa si può volere di più? Shrek sente che forse qualcosa gli manca nonostante tutto: la vita di prima, la vita di orco, di vero orco. Questo senso di insoddisfazione porterà il protagonista a firmare un patto diabolico col perfido mago Tremotino, il quale gli concederà di tornare ad essere l’orco spaventoso di un tempo in cambio di un solo giorno passato. Shrek si lascia convincere: animato da un senso di nostalgia, firma l’accordo. Catapultato in una realtà parallela, Shrek vivrà mille avventure con una Fiona che non ha mai salvato dalla torre e che guida un esercito di orchi guerrieri, con un Ciuchino mai conosciuto e un Gatto con gli stivali oltremodo obeso. Una realtà decisamente paradossale per Shrek che ha ormai capito il suo errore e che farà di tutto per riavere quella vita poco apprezzata.

Come in ogni fiaba, non poteva mancare una morale,  un messaggio decisamente attuale: le cose semplici sono quelle che rendono straordinaria la vita. Una famiglia felice e una vita serena, come nel caso del protagonista, è ciò a cui non si dovrebbe mai rinunciare nemmeno per un solo giorno.

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