Se si tratti di un allarme fondato o dell’ennesima bufala questo ancora non è del tutto chiaro. Certo è che su internet e sui maggiori quotidiani è ricomparsa una notizia che risale a qualche tempo fa, relativa ad un probabile black out provocato dalle tempeste solari. Il direttore della divisione di eliofisica della Nasa, Richard Fisher, ha pubblicamente detto che nel 2013 è previsto un forte incremento delle attività eruttive solari tale da mandare in tilt i sistemi satellitari, le reti elettriche, i gps, i collegamenti telefonici e i sistemi informatici, incidendo su larga scala anche anche sui trasporti. Insomma, qualcuno prevede una sorta di “apocalisse magnetica”, come l’hanno definita gli esperti, provocata, a quanto pare, da una tempesta solare dalle dimensioni incalcolabili. La Nasa e i maggiori studiosi hanno confermato anche che le attività solari sono sempre più intense e violente e che tutto fa pensare al peggio. Anche le autorità militari britanniche hanno manifestato una certa preoccupazione e a tal proposito il ministro della difesa Liam Fox ha palesato l’intenzione di aumentare e intensificare il livello di protezione per quanto concerne ipotetici attacchi terroristici.
Ciò che però occorre evitare sono gli inutili allarmismi che creano panico e destabilizzano: gli esperti hanno parlato di notevoli disagi e di danni relativi ai sistemi informatizzati. E’ bene precisare che non si è parlato di “fine del mondo” nè di “estinzione del genere umano” nè di alcun tipo di scenario catastrofico in stile cinematografico: le attività solari più o meno intense sono un fenomeno con il quale conviviamo da sempre e dal quale è sicuramente possibile quantomeno difendersi.