Legalità nella scuola tra mito e miraggio di Alfonso De Cicco, edizioni Mursia. Quando si sentono storie di bullismo e prevaricazioni tra ragazzi, in particolar modo tra le mura scolastiche, è allora che ci si dovrebbe interrogare su quanto ne sanno i giovani in fatto di legalità. Temi più volte dibattuti e spesso al centro dell’attenzione delle istituzioni, la legalità, il senso civico, il rispetto per le istituzioni e per la comunità dovrebbero essere argomenti ai quali dedicare un ampio spazio di discussione coi ragazzi, aiutandoli a comprenderne l’importanza. La scuola è il luogo dove i ragazzi trascorrono una parte importante della loro giornata, dove vengono a contatto con le realtà più disparate, con coetanei che hanno trascorsi e storie familiari differenti, talvolta problematiche, e dove vivono una mezza giornata nella fucina che darà alla società la nuova classe dirigente. Non solo studiano preparandosi culturalmente nella prosecuzione del percorso scolastico, ma crescono confrontandosi coi primi piccoli grandi problemi che sono alla base delle relazioni sociali anche degli adulti. A scuola si impara (o si dovrebbe imparare) di tutto: dalle materie di studio alla condivisione degli spazi, dal rispetto dei ruoli a quello verso le regole che fondano il vivere comune. Una società nella quale non c’è rispetto delle regole è una società invivibile, in cui regnano il caos e la confusione. Il rispetto delle regole, dunque, ma anche il rispetto verso gli altri e il senso di responsabilità civile.
La scuola, quindi, come luogo di <<dialogo interfamiliare>>. Chiaramente è implicito che alle spalle di un buon cittadino non vi sia solo una sana formazione scolastica a tuttotondo, che comprenda anche ciò che non è esplicitamente previsto dai programmi didattici. Un’educazione familiare che aiuti la scuola in questo percorso formativo, collaborando alla trasmissione di certi valori, è fondamentale.
Legalità nella scuola tra mito e miraggio è un libro scritto da Alfonso De Cicco, docente di ruolo che ha particolarmente a cuore il tema dell’educazione civica nelle scuole . Come egli stesso afferma <<l’educazione civica è sempre stata una disciplina cenerentola che ha perso d’importanza nel susseguirsi delle riforme>>. Legalità intesa come mito e miraggio: introdotta da Aldo Moro nel ’58 come materia di studio che non ha mai raggiunto un effettivo e concreto sviluppo, spesso ridotta all’insegnamento di poche nozioni, l’educazione civica dovrebbe riappropriarsi non solo degli intenti che ha avuto agli inizi, ma dovrebbe avere spazi sicuramente meno marginali per l’importanza che ricopre nella funzione educativa.