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Allarme pesce giapponese dalla facoltà di Veterinaria

E’ di questi giorni l’allarme lanciato dalla Facoltà di Veterinaria dell’università degli studi di Napoli Federico II, secondo la quale sulle nostre tavole potrebbe finire del pesce giapponese. Nonostante i controlli e il bando imposto sul cibo proveniente dalle aree contaminate dalle radiazioni, si potrebbe verificare un’introduzione clandestina di pesce nipponico. A sostenere questa ipotesi alcuni docenti dell’ateneo campano, che manifestano la loro preoccupazioni per questo rischio che potrebbero correre i consumatori italiani. Non è un modo per creare allarmismi nè per spaventare i cittadini: occorre mantenere alta l’attenzione e i controlli in fatto di importazioni dall’estero. Tutti dobbiamo concorrere affinchè non si verifichino episodi di frode alimentare. Come? A rispondere ci pensa l’Unione Nazionale delle cooperative italiane pescatori, fornendoci qualche consiglio utile: acquistare pesce fresco possibilmente a km zero, cioè proveniente dalle nostre zone; verificare sempre la freschezza del pesce osservandone le caratteristiche organolettiche; leggere sempre attentamente le etichette quando si acquistano prodotti surgelati. Questa regola non vale solo per le situazioni di emergenza, ma fare attenzione a quello che mangiamo dovrebbe essere la norma da seguire per ogni acquisto di prodotti alimentari.

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