“Cibo e Riscatto”: è questo il titolo della tavola rotonda che si terrà Venerdì 17 Giugno ore 18:30 presso il caffè IntraMoenia di Piazza Bellini a Napoli, per introdurre e far conoscere le finalità dell’alleanza tra Slow Food Campania e l’Ass. Cinema e Diritti (capofila del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli) a sostegno della rete del Caffè Sospeso.
Nata a Napoli lo scorso Novembre dalla sinergia di 7 festival cinematografici italiani, la rete del Caffè Sospeso, il cui nome deriva dalla vecchia abitudine napoletana di lasciare pagato un caffè per chi fosse venuto dopo e non poteva permetterselo, segno, dunque, di un caffè offerto all’umanità, intende mettere in collegamento i festival che si occupano di documentari di impegno sociale e si pone l’obiettivo di gestire con sobrietà il denaro pubblico destinato agli investimenti culturali, valorizzando le risorse locali e diffondendo il dibattito sui diritti universali. Veicolo pubblicitario della rete sarà, naturalmente, la diffusione della pratica del “caffè sospeso” nei caffè di Napoli e di tutt’Italia, a testimonianza dell’anima più genuina, ma spesso dimenticata, della gente del Sud.
Preceduta dalla proiezione di Gente di Terra Madre un corto diretto da Casalis e Scarafia, la tavola rotonda vedrà tra i suoi protagonisti il fotografo Davide Dutto dell’associazione Sapori Reclusi, le ragazze della ONG Lazzarelle che producono caffè nel carcere femminile di Pozzuoli e i componenti di NCO (Nuova Cucina Organizzata), un gruppo d’azione sociale che opera nei beni confiscati alla camorra in provincia di Caserta.
L’evento, infine, sarà l’occasione per sostenere il nascente Museo dei Migranti di Lampedusa, fortemente voluto dalla rete del Caffè Sospeso a cui aderiranno artisti di tutte le città della rete, con proprie istallazioni realizzate con materiali recuperati dai barconi dei migranti approdati sulle coste dell’isola. In conclusione di serata, i fratelli Scuotto, titolari della prestigiosa bottega d’arte “La Scarabattola” di via Tribunali, presenteranno il loro progetto di installazione da donare al Museo lampedusano.