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Intervista esclusiva a Federica Gentile

Oggi vi proponiamo un’intervista esclusiva alla storica voce di Rai Radio2, Federica Gentile. Speaker radiofonica ed
autrice di numerosi programmi di successo, tra i quali le dodici edizioni di Okkupati, su Raitre. Ha partecipato come consulente e opinionista all’ultima edizione di X Factor e ai principali eventi musicali targati Rai. Autrice di saggi, moderatrice di convegni, laureata in Scienze della comunicazione, docente alla Sapienza di elementi di improvvisazione dell’intrattenimento radiofonico, grande esperta di musica con la passione per il teatro, Federica Gentile dal 5 settembre conduce su Radio2, con la collega Michela Andreozzi, il programma Brave Ragazze, ogni giorno dal lunedì al venerdì, alle ore 15.30. Nell’arco di ogni puntata uno scrittore estrae dal cilindro il libro classico da salvare; mentre gli ascoltatori sono chiamati a partecipare al gioco maschi contro femmine.

 

Chi sono in realtà Le brave ragazze?

Le brave ragazze sono tutte le possibili declinazioni dell’universo femminile che poi convivono in ognuna di noi, perché ogni donna ne racchiude tante in sé. Sono le brave e le cattive ragazze insieme, quelle che volano alto e quelle che volano basso, quelle che leggono Kant e quelle che sfogliano i magazine. Sono tutto questo come siamo tutte noi e come siamo anche io e Michela.

 

Tu e Michela due anni e mezzo fa avete riscosso successo in un universo radiofonico maschile e solidale. E’ una bella sfida vinta dal momento che la trasmissione prosegue con successo?

Sì, due donne al microfono insieme nella radiofonia raramente si sono viste. Adesso ce ne sono di più ma noi due abbiamo aperto la strada all’universo femminile e di questo siamo entrambe molto fiere. La formula funziona perché ci seguono le donne ma anche gli uomini che   non dico che è come se ci guardassero dal buco della serratura ma di sicuro ci seguono per comprendere meglio il mondo femminile. E’ una bella sfida vinta direi .

Ritieni che la formula vincente della trasmissione sia la vostra capacità di giocare con gli argomenti più svariati, quali la moda, lo spettacolo, l’attualità?

Direi che è proprio questa commistione di alto e basso, nel senso che passiamo dai miti pop, tema di una delle ultime puntate, ai miti della cultura pop che poi rappresenta gran parte della cultura del ‘900. Quindi cerchiamo di spiegare dei concetti, di esprimere delle opinioni perché poi non ci tiriamo mai indietro di fronte alla possibilità di dire la nostra, mantenendo il nostro lato pop che è ben evidente direi. Siamo un fenomeno pop anche noi.

 

 

A proposito di fenomeno pop, quest’anno sei stata consulente e opinionista dell’ultima edizione di X Factor. Che ricordo hai di questa esperienza?

Ne conservo un ricordo molto bello ovviamente, è stata un’esperienza meravigliosa. E’ straordinario essere a contatto con i giovani e dare loro la possibilità di trovare dei canali di accesso a quello che per loro è il mondo del lavoro perché un cantante che emerge è un lavoratore che si affaccia ad un mercato per cui è molto bello riuscire a guidarli e sostenerli all’inizio della loro attività. Sono sempre stata a favore dei talent sia perché hanno sfatato il mito della musica che in televisione non funziona  sia perché hanno insegnato ai giovani che non si può fare questo mestiere basandosi sull’improvvisazione. Dalla prossima stagione televisiva X Factor andrà in onda su Sky ma io sono Rai e rimango Rai.

 

Che genere di musica ascolta una donna esperta del settore come lo sei tu?

Devo dire che ascolto tutta la musica,  e poi facendo questo lavoro devo conoscere quello che c’è in giro ed esce sul mercato. Ascolto indi, artisti italiani, artisti internazionali, un po’ di tutto.

 

La musica è il tuo mondo sin da bambina ed hai iniziato a fare teatro e radio già al liceo. Che ragazza eri allora?

Ero più o meno come sono adesso, piena di interessi e forse con un po’ più di energia! Facevo tutto, il sabato pomeriggio avevo le prove del teatro, la domenica andavo a Bracciano, vicino Roma, in una piccola Radio. Il mio tempo libero era tutto dedicato all’arte, non riservavo molto tempo agli svaghi, più o meno come adesso. E’ cambiato ben poco. Il teatro purtroppo impegna molto, soprattutto a causa delle tournée. E’ difficile abbinare il teatro ad altre attività ed io subito dopo il liceo ho vinto un provino in Rai per condurre un programma quotidiano ed una tournée sarebbe stata impossibile da sostenere. Bisogna fare delle scelte nella vita ed io ho scelto la radio nonostante il teatro resti una mia grande passione. Mia figlia, che ovviamente viene prima della musica, è il mio unico interesse al di fuori del mio lavoro. Ha sei anni, quasi sette, ed è tutta la mia vita.

 

A tuo avviso qual è in Italia l’effettivo stato di salute della musica?

Lo vedo davvero buono e non perdo mai occasione per dirlo. Io non sono d’accordo con quanti dichiarano, con uno spirito sin troppo critico, che in giro non ci sia buona musica, non è vero! Soprattutto in Italia, nel circuito indipendente, abbiamo degli artisti straordinari, sia cantautori, sia band, e devo dire che c’è un bellissimo fermento ed io sono molto contenta di quello che sta uscendo. Qualcuno è un fenomeno di nicchia, qualcun altro è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede ma davvero c’è tanta buona musica in giro.

 

A proposito della tua trasmissione Okkupati,andata in onda su Rai Tre per dodici edizioni, trenta minuti di orientamento e approfondimento sulle opportunità offerte dal mondo delle imprese e del sociale, hai dichiarato che i giovani devono dimenticare il posto fisso e rimboccarsi le maniche perché il mercato richiede di mettersi in gioco in prima persona. Oggi quale consiglio daresti a chi si accinge ad entrare nel mondo del lavoro?

Il consiglio è guardarsi intorno, capitalizzare il proprio sapere, non smettere mai di studiare e leggere quella che è la realtà che vi circonda e di cogliere le opportunità che questa offre. Non fossilizzarsi su una idea precostituita ma cercare di trasformare la propria passione in lavoro, cercare di intercettare in anticipo le tendenze e comportarsi di conseguenza. In questo modo, passo dopo passo, ce la faremo.

 

Sia su Radio2 Live che nello spazio da te curato il mercoledì in Uno Mattina Estate, hai intervistato numerosi artisti di fama internazionale. Qual è l’intervista che ricordi con più emozione?

Forse l’intervista che ricordo con più emozione è quella con Page e Plant, quindi con i Led Zeppelin. Prossimamente mi piacerebbe intervistare Bruce Springsteen.

Come prepari le tue interviste?

Mi documento tanto, studio, cerco di rintracciare il più possibile di quanto è stato dichiarato dagli artisti che intervisterò, quello che hanno fatto. Provo ad incrociare momenti della loro vita e della loro carriera insieme. Divento una sorta di biografa della persona che dovrò incontrare.

 

Per concludere, ti pongo una domanda che rispecchia la nostra linea editoriale. Città del Monte è un settimanale culturale. Abbiamo parlato di musica, di teatro ma che genere di libri legge Federica Gentile?

Io sono legata ai libri del periodo della formazione, Heinrich Böll con Opinioni di un clown è stato uno dei miei testi di riferimento, Mario Vargas Llosa lo amo moltissimo, così come L’uomo senza qualità di Robert Musil è stato un altro dei miei capisaldi, ce ne sono parecchi devo dire.

 

Ringraziamo Federica Gentile per la sua disponibilità e per averci concesso questa intervista in esclusiva, facendole i nostri migliori auguri per il programma Brave ragazze. Noi ci ritroviamo alla prossima!

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