« La giornata di pulizia del quartiere, che sottolinea il condiviso senso di appartenenza e di rispetto per il luoghi della quotidianità, costituisce una tappa emblematica di tale cammino di maturazione. Tappa arricchita dalla presenza di tanti giovani, a conferma della piena fiducia che il presidente della Repubblica ripone nelle nuove generazioni »: è il commento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, originario proprio del quartiere Pizzofalcone.
Il Capo dello Stato ha firmato così, con un sentito e profondo augurio per una pronta rinascita di Napoli, una lettera inviata a diverse associazioni culturali della sua città natale che si attiveranno nella difficile opera di riqualificazione dell’area sovrastante piazza Plebiscito.
Un fitto calendario di appuntamenti aprirà nel capoluogo la stagione della riscoperta delle radici, della cultura e della mitologia partenopea.
Si inizierà questo weekend, sabato 19 novembre, quando comunità parrocchiali, associazioni e istituzioni operanti nel campo della cultura, nonché commercianti e residenti del quartiere Pizzofalcone, si incontreranno per dare vita al primo appuntamento di un più vasto progetto di riqualificazione del quartiere.
Fiore all’occhiello del progetto, la pulizia delle strade. A tal proposito, sabato 19 novembre, alcuni fra i principali attori dello sviluppo e della vita locale si incontreranno nel cortile della Parrocchia dell’Immacolata a Pizzofalcone, muniti di scope, guanti e palette.
Appena quindici giorni dopo questa singolare opera di ripulitura, dal quartiere più antico della città, in cui da sempre hanno vissuto in armonia nobili e pescatori, intellettuali, commercianti e studenti, prenderà le mosse anche un altro evento: un approfondimento sulla nascita della ninfa Partenope, a cura del professor Italo Ferraro.
Poi ancora un incontro al Pallonetto, in programma per Carnevale, con i vestiti in carta pesta e la proiezione del video sulla festa della Nzegna.
Una serie di iniziative di capitale importanza per riappropriarsi della propria identità e « per comprendere quanto sia importante custodire e difendere l’immenso patrimonio umano e culturale di cui la città è detentrice », come afferma ancora il Presidente della Repubblica.