La differenza tra un cuore e un cuore ruggente. Entrambi amano, ma solo il secondo ha la forza di irradiare energia attorno a sé, di coinvolgere gli altri in un evento piccolo, per nulla altisonante, eppure tale da far breccia e lasciare chiara traccia del suo passaggio. Nella serata di venerdì 20 Gennaio, la cittadinanza di Caivano è stata coinvolta emotivamente dalla presentazione del romanzo Cuore Ruggente, opera prima di Antonietta Bombardelli. Già altre volte il nostro periodico ha presentato questa giovanissima scrittrice, che all’età di 21 anni ha dato alle stampe un’opera originale, un libro a tutti gli effetti diverso da tanta letteratura giovane o sedicente tale.
Continuiamo a parlarne, perché ogni volta Antonietta, e il suo alter ego letterario Elin, sono capaci di emozionarci e aggiungere un pezzetto di senso alla vita, intesa in tutte le sue forme: quelle innocenti di un bambino, quelle drammatiche di transizione, proprie dell’adolescenza, quelle apparentemente strane di un insieme corpo e mente differente. Da cosa? Cosa o chi stabilisce la diversità, e rispetto a quali canoni di paragone?La domanda è destinata a rimanere priva di una risposta standard, proprio perché tale concetto di standard, di fatto, non esiste: è quanto emerge dall’intervento della moderatrice Anna Giordano, secondo la quale La Gioconda di Leonardo o La donna a fiaschetta capovolta di Modigliani non hanno nulla da invidiarsi reciprocamente. Sono semplicemente diverse, come lo è la protagonista di Cuore Ruggente: una ragazza, che, grazie alla sua tenacia riesce a sconfiggere il vero male oscuro che è dentro se stessa. <<Un insegnamento per tutti a trarre vantaggio dai propri limiti apparenti, o autoimposti, e vivere con pienezza e soddisfazione la propria esistenza>>, come ha sottolineato con competenza la relatrice Angela Ponticelli, psicologa, nonché assessore alle comunicazioni istituzionali e al personale della Giunta di Caivano. Altra padrona di casa dell’evento è stata l’assessore alla cultura e politiche giovanili Angela Orsini, che ha rimarcato l’importanza di appassionarsi, fin dalla più tenera età, ad attività di crescita interiore, quali le arti marziali: proprio come fa la fiera Elin del romanzo, riuscendo a compiere un piccolo miracolo su se stessa e sul mondo che la circonda. Un esempio di coraggio e di rispetto, un libro ben scritto e la testimonianza di come una giunta giovane (insediata circa 3 mesi fa) e una biblioteca comunale, diretta da Vito Coppola, siano sensibili a importanti tematiche socio-culturali. Tutto questo è stata l’ultima presentazione di Cuore Ruggente.
Ultima nota della serata è stato l’onore concesso alla sottoscritta di far parte della schiera di relatrici dell’evento. Ha rappresentato l’occasione, per me, di prendere parte all’ottimo lavoro di Antonietta. Una ragazza semplice che ha saputo dare un valore unico al tempo: quello culturale dell’incontro tra occidente e oriente mediante l’arte dello shaolin. Quello storico nel ricordo di Hiroshima e di come simili tragedie cambino il corso dell’umanità. Quello individuale, di crescita tesa a migliorarsi sempre e rispettare il dono più importante: la propria vita.