Si è conclusa lo scorso 29 marzo, presso la Fondazione Plart di Napoli, la settima edizione del prestigioso premio di design Lucky Strike Talented Designer Award, ideato e promosso dalla Raymond Loewy Foundation Italy per supportare la creatività dei giovani designer.
Il concorso, aperto a diplomati e laureandi di tutti i rami del design, quest’anno ha visto in gara centotrentasei tesi discusse dal 1 ottobre 2010 al 1 ottobre 2011, in cinquantacinque istituti ed atenei del Paese, giudicate da una commissione di esperti nel settore. La giuria era infatti composta da Michael Erlhoff, preside della Facoltà di Ricerca del Design all’Università delle Scienze Applicate di Colonia, Antonio Romano, docente di Brand Design presso La Sapienza di Roma, Mauro Guzzini, amministratore delegato di Teuco, Silvia Evangelisti, docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, Danilo Felici e Marco Gottardi, vincitori ex aequo della scorsa edizione del premio. A presiedere la commissione Milena Mussi, partner e general manager di Iosa Ghini Associati, la quale ha esposto i criteri che hanno portato alla selezione dei tredici finalisti, che hanno ricevuto una menzione d’onore, e infine alla proclamazione dei tre vincitori. Elemento fondamentale dei progetti vincenti deve essere la creatività, non potendo l’Italia competere a livello internazionale quanto a produttività, unita alla ricerca, alla spendibilità sul mercato e soprattutto all’eco-sostenibilità, tanto importante che in gara i lavori ritenuti verdi vengono identificati come Green Project dalla commissione.
Il primo premio da 20.000 euro è stato assegnato al progetto di Lorenzo Orlandini, laureato in design al Politecnico di Milano, per il lavoro α-Cha Sailing System, cioè quattro barche racchiuse in un’unica deriva. Il progetto associa esigenze commerciali e design funzionale all’insegnamento dello sport velico. Le analisi di mercato evidenzierebbero infatti una carenza di barche in grado di rispondere alle necessità delle diverse tipologie di allievi, principianti ed esperti. « Questo progetto modulare consente alle scuole di vela, con un piccolo investimento, di allargare le proprie opportunità» – ha affermato Milena Mussi.
Ad aggiudicarsi il secondo ed il terzo premio, entrambi da 10.000 mila euro, sono stati Roberto Salodini, laureato in design al Politecnico di Milano, con il progetto Dew Tree, una struttura di arredo urbano capace di fornire acqua potabile attraverso la condensazione dell’aria, classificato come Green Project, ed Elvira del Monaco, dell’Università IUAV di Venezia, con L’Infografica al servizio delle tematiche sociali: L’economia per tutti, progetto di design multimediale che si propone di rendere più accessibili le tematiche riguardanti l’economia mondiale tramite l’infografica animata.
Concorsi come questo sono fondamentali per la formazione di professionisti qualificati, in particolare alla luce del grande sviluppo che il mondo del design sta avendo in tutto il mondo, dal Qatar alla Cina, dove oggi esistono circa seicentocinquanta facoltà che curano il design, come ha ricordato Michael Erlhoff. L’Italia continua ad essere un punto di riferimento nel settore, soprattutto grazie alla presenza di professionisti quali Marco Piva e Massimo Ghini, per citarne alcuni, ma ciò potrebbe non essere sufficiente. A tale proposito la fondatrice del Plart, Maria Pia Incutti, collezionista d’avanguardia ed esperta di pop art, ha dichiarato:« abbiamo fondato un bene culturale, la storia della plastica, perché bisogna predisporre il terreno sul quale costruire il futuro dei giovani».