Fai bei sogni
di Massimo Gramellini
Casa Editrice Longanesi
pp. 216
€ 14,90
Impugno la mia penna, la poso delicatamente sul foglio e dopo pochi minuti è ancora in bianco. Ne passano ancora altri e tutto scorre tranne una parola. Il tempo, i pensieri confusi, le indecisioni, quelle sì, quelle passano cosi in fretta che non ti lasciano il tempo di tracciare neppure una sillaba. Alcuna parola, nessun piccolo periodo parte da questa mano per cominciare a parlare di te, di te che ho letto da quando avevi nove anni. Cosi racconti ripetutamente in questo libro. Quante righe hai costruito dell’atroce dolore che un piccolo ometto possa aver provato con la perdita della mamma? forse troppe. Uno stato d’animo ben chiaro e tanto toccante fin dall’inizio, troppo marcato nel seguito. Avrei voluto scrivere che non mi incanta e poi, mi ritrovo in frasi che mi hanno lealmente imposto una copia nel mio quaderno. Avrei voluto scrivere che non avevo fretta di voltar pagina e poi non me ne sono persa una, che il finale mi pareva scontato e invece mi ha lasciata spiazzata. Massimo Gramellini, vice-direttore de La Stampa ha venduto più di ventimila copie in pochi mesi. Fai bei sogni, è il titolo che dà al suo successo. Una speranza entrata su milioni di comodini. E’ la frase che la madre gli ha amorevolmente augurato più volte prima di lasciarlo per sempre. E’ la storia di un bimbo e poi di un uomo, è la storia di chi non vuol sapere, di tutti coloro hanno avuto paura di affrontare la realtà delle cose, di chiunque si sia nascosto da se stesso per paura di conoscersi realmente e non piacersi abbastanza. Paura di vivere, fino al giorno in cui trovi la voglia e il coraggio di farlo, perché quel momento, alla fine, arriva per tutti ed è da quel momento che ci si sentirà realmente vivi. <<Consapevole che di ogni fatto esistono sempre due versioni>>, di questo libro per me esisteranno sempre due recensioni. Avrei voluto conoscerti all’età di nove anni, abbracciarti e dirti che sarebbe andato tutto bene, invece resta il vuoto di un abbraccio che non potrò mai colmare perché quel bimbo triste e solo è finalmente un uomo adulto e amato.