Di nuovo Tarantino alle prese col tema razziale: dopo il passato “bruno” e xenofobo del Vecchio Continente, ecco il tra-passato dell’America delle piantagioni e del Ku Klux Klan (viene da chiedersi quale dei due passati sia più attuale). Anche questa volta il genio dissacratore di Knoxville massacra tutti i cattivi; anche questa volta lo fa in poco meno di tre ore, ben rette, mai didascaliche, men che meno verosimili, quindi assolutamente tarantiniane.
Quanto pesino sulla resa narrativa le sontuose interpretazioni di Waltz, DiCaprio e Jackson conta poco: le opere di Tarantino vanno valutate “a corpo”. A proposito di corpi: le physique di Jamie Foxx non è esattamente du role; poco spessore per una parte da protagonista.