Terminerà il 19 luglio, il vernissage Insegne in francese a Napoli / Enseignes en français à Naples, la mostra esposta nel palazzo del Grenoble, via Crispi 86, ed organizzata dall’Institut Français di Napoli in collaborazione con Pigrecoemme ed il patrocinio del Comune di Napoli. Trenta le fotografie in mostra che immortalano insegne cittadine partenopee scritte in francese o ispirate in qualche modo alla cultura d’oltralpe. Per quanto riguarda l’inaugurazione, in programma è previsto alle ore 18, l’incontro nella ricca Mediateca del Grenoble con Gianfranco Pecchinenda, Preside della Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II, che spiegherà la ragione della presenza delle insegne commerciali in francese a Napoli, mentre alle ore 19 avrà inizio il vernissage durante il quale saranno consegnati i premi ai primi quattro classificati. L’autore dello scatto più votato si aggiudicherà un viaggio ad Arles in occasione dell’apertura di Rencontres, il celebre festival dedicato alla fotografia che si tiene ogni anno nella città provenzale. Il progetto s’inserisce nella politica che l’Istituto Grenoble a Napoli porta avanti ormai da anni sul territorio: incentivare la cultura e favorire lo scambio tra il vivace ambiente partenopeo e la Francia. Gli scatti sono stati selezionati da una giuria copresieduta da Mimmo Jodice e Pascale Giffard e composta da Fabrice Morio, responsabile del settore culturale del Grenoble, Corrado Morra (Pigrecoemme) e Luca Sorbo, docente di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti. )Centotre partecipanti, tra professionisti ed amatori, per un totale di trecentosessantanove fotografie pervenute, di cui settantacinque scatti realizzati dagiovani al di sotto dei 16 anni. E’ interessante sottolineare che sono state 188 le insegne in francese fotografate tra Napoli e provincia, cifre che testimoniano la presenza fortemente radicata delle tendenze francofile sul territorio.
Lo scopo del progetto, tuttavia, non è quello di censire le insegne francesi bensì fornire una “guida”d’eccezione, ironica ed originale, che tracci anche un percorso turistico e culturale volto a spiegare la singolarità dell’influenza della Francia in città, una convivenza piena di storia, una ricchezza che si aggiunge al diversificato ambiente culturale napoletano.