Ieri, nelle acque del golfo di Gaeta, il cacciamine Numana, unità della Marina Militare impegnata in attività di ricerca subacquee in collaborazione con il MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), ha riportato alla luce una serie di reperti archeologici di notevole valore.
Grazie alle moderne strumentazioni di cui dispone l’unità navale, su un fondale piuttosto basso (poco più di dieci metri) gli uomini della Marina hanno localizzato e successivamente portato a galla decine di vasi e pentole di terracotta risalenti al medioevo.
Tali reperti archeologici saranno consegnati a breve agli specialisti del MiBAC che, dopo aver svolto indagini più approfondite, potranno fornire maggiori informazioni sull’esatta datazione dei reperti e sulla loro provenienza. Per ora, si presume che si tratti di dotazioni di bordo o del carico di una nave naufragata.