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La vita è come un specchio

sorridi teresa montesarchio

Chi non conosce il celebre motto, la cui paternità è attribuita a Jim Morrison:

“La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo”?

Questa affermazione ha molto di vero, come dimostrato dal maggiore esperto di emozioni al mondo, Paul Ekman. Nell’ormai lontano 1984 lo scienziato statunitense ha proposto una teoria delle emozioni che esaltava il ruolo dei muscoli facciali. Ogni emozione si associa inconfondibilmente ad un’ espressione facciale specifica ed universale. Questo perché ogni emozione, che sia paura, rabbia, tristezza, gioia, sorpresa, disgusto o disprezzo, ha una specifica attivazione fisiologica: il sistema nervoso simpatico si attiva e le terminazioni nervose vanno ad azionare, senza il nostro permesso, i nostri muscoli facciali. Paul Ekman ha scoperto molto di più di questo. Ha scoperto che questo meccanismo, ovvero quello che va dall’attivazione fisiologica ai muscoli facciali, può essere percorso a ritroso: dai muscoli facciali all’attivazione fisiologica. Banalmente, ma mica tanto, se sorridiamo per un po’, ci sentiremo più felici e se manterremo per un po’ la nostra fronte corrugata, finiremo per sentirci arrabbiati e se per qualche minuto spingeremo gli angoli della bocca all’ingiù, cominceremo a sentirci un po’ tristi. Provare per credere: la vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.

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