Un film di Ron Howard. Con Chris Hemsworth, Daniel Bruhl, Olivia Wild, Alexandra Maria Lara, Pierfrancesco Favino.
È la proiezione cinematografica della storia della Formula Uno, dell’anno 1976, della Ferrari e la Mc Laren. Della determinazione di due fuoriclasse che s’impegnano per arrivare vittoriosi nell’impresa per cui sono nati. Essere campioni del mondo pare il loro unico obiettivo. James Hunt e Niki Lauda. Due piloti troppo diversi. Due rivali, un’unica passione. Più forte della paura della morte è la voglia di vincere. Raggiungere Il primo posto? Battersi e arrivare prima dell’altro, ormai è una questione di vita o di morte.
Niki lauda, professionista perfezionista, preciso, tecnico, un uomo poco piacente, perbene, lige al dovere, rispettoso delle regole, va a letto presto, niente distrazioni e concentrazione assoluta. Hunt, l’identico opposto. Bello, piacente, amante delle donne e del brindare in compagnia. Piacere agli altri è per lui fondamentale, non avrebbe senso vincere se poi non te la sai spassare. In comune hanno solo la folle passione per le corse e il rischio che carica d’adrenalina il corpo. Gareggiare offre sempre l’amara possibilità di lasciarci la pelle e, sentire la morte ad un passo dal tuo corpo, ti regala il vantaggio di farti sentire incredibilmente vivo in ogni momento. Hunt, ogni giorno come se fosse l’ultimo. Niki, Mai più del 20% di rischio. E in quel circuito, Nurburgring, con quel tempo, il rischio era notevolmente più elevato. Al voto. Niki tenta di persuadere i propri compagni dal convincerli a non gareggiare ma, se la maggioranza asseconda Hunt e in democrazia la maggioranza vince, allora per Niki Lauda, quello sarà un giorno maledetto. Ron Howard vanta il merito di far emergere attraverso la storia sportiva, la competizione tra due uomini dalle forti personalità, rivali che se la giocano alla pari. Niki restò per quasi un minuto invaso dalle fiamme, ottocento gradi e il suo volto resterà per sempre sfigurato.