Il liceo scientifico è un istituto presente da tempo in quasi tutti i comuni dell’area vesuviana. Quello che raccoglie tutti gli adolescenti di Portici (e a volte di Ercolano) che optano per tale scelta è il “Silvestri”. La sua sede centrale è da anni in Piazza San Pasquale, al Granatello, mentre l’unica succursale di via Paladino (già sede del Flacco) da pochissimi anni ha sostituito quelle del parco Fiore e del “Giampaglia” situate sul corso Garibaldi. Attualmente conta circa 1300 iscritti con un trend pressocchè costante nell’ ultimo decennio. «Quest’anno – dice il dirigente scolastico, professor Giuliano Genna – con le prime classi siamo arrivati fino alla sezione N». Dodici prime, dunque, di cui dieci con percorso tradizionale e due di sperimentazione PNI, Piano Nazionale di Informatica. «Tengo molto a sottolineare l’importanza e l’utilità di questo curriculum – continua il dirigente – che con sole due ore di matematica supplementari (5 invece di 3), permette di preparare i ragazzi ad affrontare le facoltà scientifiche con maggiore sicurezza delle proprie conoscenze». In effetti questa “sperimentazione”, che mantiene tale appellativo nonostante risalga all’oramai lontano 1980, nasceva con l’intenzione di dare agli studenti una base di algoritmi di informatica. Col tempo tale settore è diventato sempre più specialistico ed oramai si tende a sfruttare questo percorso per migliorare la preparazione matematica dei ragazzi. Una grossa opportunità, dunque, per chi affronta un istituto superiore il cui sbocco naturale è rappresentato da facoltà che al primo anno richiedono una massiccia e repentina assimilazione di concetti prettamente scientifici. Proprio per rafforzare determinate conoscenze, il Silvestri ha previsto in passato e prevedrà quest’anno l’attivazione di diversi progetti P.O.N. che si concretizzano in corsi di formazione (della durata di 50 o 30 ore) di italiano, matematica, scienze, chimica e inglese. Insegnamento, questo, che l’ultimo anno è diventato particolarmente piacevole per 30 allievi dell’istituto, i quali hanno partecipato ad uno scambio culturale con la Svezia, improntato sulla conoscenza della terminologia scientifica e, cosa di non poco conto, sulla maturazione che un’esperienza del genere può offrire ad un adolescente. E proprio su quest’ultimo punto si sta battendo il dirigente Genna. Ad inizio anno scolastico è partita una circolare che prendeva spunto da un’ analisi dell’adolescente ad opera dello psichiatra Pietropolli Charmet, così lucida che vale la pena riportare: “fragile e spavaldo…un prepotente soggetto mediatico delle cronache, youtubbizzato e bloggizzato, capace dei gesti più estremi quando con i suoi coetanei fa gruppo, pronto a riprendere le proprie bravate con il telefonino per poi diffonderle nel grande mare di internet…Gli adolescenti di oggi sono alla ricerca di adulti competenti: quando trovano un adulto competente, interessante, che impugna saldamente il proprio ruolo paterno, educativo, e sia al contempo interessato a capire, non lo mollano più, non lo guardano più come un avversario ma come una risorsa”. In un’epoca in cui i giovani sono facilmente distratti da falsi modelli propinati a raffica dai media, l’insegnante non può catturare l’attenzione dell’alunno solo attraverso la severità, ma deve invogliarlo allo studio con ogni mezzo. «C’è bisogno di grande professionalità da parte del docente, ma – sottolinea il prof. Genna – serve anche un grande aiuto da parte del principale pilastro della formazione dei giovani: la famiglia». Il liceo Silvestri, comunque, riceve parecchie gratificazioni dai suoi alunni. Ogni anno ci sono ottimi piazzamenti alle olimpiadi della chimica e della matematica, ma «la soddisfazione più grande – continua il dirigente – ci viene data dagli ex alunni che tornano a ringraziare i propri insegnanti dopo il superamento dei primi esami universitari. Si, è questa la più bella testimonianza della riuscita del nostro compito».