Il vino, specialmente in Italia è la poesia della terra (Mario Soldati): sabato 27 gennaio 2018, presso il Cellaio del Real Bosco di Capodimonte, giornata conclusiva della seconda edizione del Festival delle Vigne Metropolitane di Napoli, con un confronto sul tema delle vigne metropolitane e quelle di rilievo storico presenti in alcuni siti reali, degustazioni e workshop. La rassegna è organizzata dall’ associazione Culturale Arteteca, in collaborazione con Ravello Creative L.A.B. srl, Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo, Assessore al Bilancio, al Lavoro e alle Attività Economiche, Associazione Italiana Sommelier Napoli, Istituto Professionale di Stato per l’enogastronomia e con il contributo di: CCIAA di Napoli e SI Impresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli.
Il perché di un Festival napoletano – Lo scopo è quello di colmare una lacuna di conoscenza relativa alla città di Napoli che è la seconda in Europa, dopo Vienna e prima di Parigi, per ettari vitati nel territorio comunale, nelle zone di Posillipo, Agnano, il Vomero e Chiaiano. Napoli, insieme con la sua provincia, è una delle poche zone a livello mondiale che, grazie alla conformazione vulcanica del terreno, conserva il tipo di coltivazione a piede franco, ossia senza l’impiego della vite americana come portainnesto del vitigno della varietà coltivata. Una rarità che, in questi ultimi anni, è sempre più apprezzata da enologi ed amanti del vino, perché in grado di preservare la purezza dei vitigni e la tradizione del metodo di coltivazione. Inoltre, la zona di Napoli è una delle poche aree a livello mondiale che, grazie alla conformazione vulcanica del terreno, conserva il tipo di coltivazione a piede franco, ossia senza l’impiego della vite americana come portainnesto del vitigno della varietà coltivata. Una rarità che, in questi ultimi anni, è sempre più apprezzata da enologi ed amanti del vino, perché in grado di preservare la purezza dei vitigni e la tradizione del metodo di coltivazione.
Ed il perché della scelta del sito di Capodimonte – Dopo la prima edizione, che ha promosso i vigneti esistenti tra Posillipo, Agnano, Chiaiano e i Camaldoli, con un ottimo riscontro tra il pubblico e gli addetti ai lavori, questa seconda edizione, colloca la cabina di regia su quella che sicuramente è stata una delle vigne storiche della nostra città: la Real Vigna del Giardino dei Principi che era collocata all’interno della cosiddetta Delizia Reale. Dalle ricerche svolte presso l’Archivio dell’Orto Botanico risulta infatti che: Il Giardino dei Principi, parte integrante della Delizia reale, ospitava alberi da frutta, agrumeti, un vivaio e – a mezzogiorno del Casino, a ridosso della muratura – una grande vigna. Le tracce documentali in merito sono scarse, a causa della nuova sistemazione dell’area operata nel 1840 da Friedrich Dehnhardt, ma sono ulteriormente confermate dalla coeva esistenza di vigneti nelle grande tenute e masserie che occupavano l’area di Capodimonte.
La giornata conclusiva del 27 gennaio – Ospitata presso il Cellaio nel Real Bosco di Capodimonte, ha visto il il convegno dal tema Il recupero e la valorizzazione delle Vigne storiche, con gli interventi di Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Enrico Panini, assessore alle Attività Economiche del Comune di Napoli, Piero Mastroberardino, per illustrare il case history del vino Villa dei Misteri, progetto nato nel 1996 in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Pompei, Leonardo Ancona, responsabile del Parco dell’Acquedotto Carolino, che ha spiegato il progetto di ripristino della coltivazione e della gestione dell’antica vigna borbonica denominata Vigna di San Silvestro nella Reggia di Caserta. L’incontro è stato moderato da Tommaso Luongo dell’AIS Napoli e direttore scientifico del Festival delle Vigne Metropolitane di Napoli. Il professor Carmine Guarino, docente di Botanica sistemica presso l’Università del Sannio-Dipartimento di Scienze Tecnologiche ha affrontato il tema della Botanica e agricoltura nei Siti Reali, insieme a Ivo Poggiani, presidente della III Municipalità Stella-San Carlo all’Arena del Comune di Napoli, mentre Carmine Maturo, esperto in turismo sostenibile, ha condotto i presenti in un viaggio lungo le pendici della Collina Gentile: da via Foria a Capodimonte.
Le giornate della seconda edizione - Ha preso il via lo scorso 26 dicembre, presso il cortile del Maschio Angioino di Napoli, con la rappresentazione teatrale Viv le Ruà. Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori e… 25, 59 e 70 di Ciro Pellegrino e con Paola Maddalena, Ciro Pellegrino, Ciro Scherma, Giovanna Marziano, Carlo Riccardo e Olimpia Panariello. Nel corso del mese, poi, si sono succedute le visite guidate nelle cantine alla scoperta dei vini Made in Partenope e dei vigneti metropolitani di Napoli. Posillipo, Agnano, il Vomero e Chiaiano sono le aree maggiormente interessate.