A colloquio
di Carl Schmitt, Guida, Napoli, 7,25 euro.
Gli inediti che vengono presentati nella puntuale e godibilissima traduzione di Gianluca Giannini sono alquanto distanti tra loro, ma riguardano momenti molto significativi della vita di Carl Schmitt. Il primo è un Colloquio risalente al 1933, a ridosso della nomina di Hitler a Cancelliere del Reich, e esso ci mostra uno Schmitt più preso da ambizioni personali che veramente convinto dal nazismo. Nel secondo, poi, il giurista tedesco ci offre un’interessante interpretazione del Terzo Reich, un’ interpretazione notevole proprio perchè offerta da un uomo che ha fatto parte di quel mondo e che per questo motivo ha potuto visitarlo e fotografarlo dall’interno, da una prospettiva, in un certo qual modo, privilegiata. In quest’ottica fondamentale risulta essere la postfazione di Gianluca Giannini, nella quale vengono presi in esame alcuni punti cruciali del pensiero schmittian, legato a doppio filo a quel vasto bacino di idee, che va sotto il nome di “Rivoluzione conservatrice”, ancora, in gran parte, inesplorato.