Strane scene di impronta cinquecentesca al Cam di Casoria (Museo di Arte Contemporanea). Il direttore e fondatore Antonio Manfredi ha deciso di dare fuoco a tutte le opere d’arte del museo per protestare contro l’indifferenza delle istituzioni verso l’arte e la cultura.
Sotto accusa la sede del museo, ora collocata nel seminterrato di una scuola elementare, e le promesse finora non mantenute dal sindaco circa la realizzazione di un vero e proprio Museo Civico.
Alle 18 del 17 aprile è stato acceso il primo falò artistico e l’iniziativa continuerà ad oltranza nelle prossime settimane ogni martedì, mercoledì e venerdì, fin a quando le opere d’arte non saranno terminate.
La prime fiamme sono toccate alla tela della Bourguignon, che raffigurava un magnifico fiore viola su sfondo rosso. La prossima opera ad andare in fiamme sarà una scultura lignea dell’artista napoletana Rosaria Matarese.
Il direttore ha tentato di tutto per evitare l’incendio, ma le istituzioni non gli hanno dato ascolto. Un gesto di ribellione totale, un grido di disperazione levato contro un sistema ormai indifferente verso le istanze della cultura.
