Algeria Terra Infinita – Nomadismo di Pensiero e di Cuore, dal 2 marzo al 26 marzo del 2018, al Castel dell’Ovo di Napoli, a cura di Giuseppe Ussani d’Escobar, organizzata dall’Ambasciata di Algeria in Italia e da Sphaerica Srl in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e con il Patrocinio del Comune di Napoli. Otto artisti algerini ed una italiana insieme in mostra raccontano storie e civiltà antiche e contemporanee suggellando il legame profondo di due civiltà. Grazie alla collaborazione con l’Università L’Orientale alcune studentesse guideranno attraverso la mostra i visitatori fornendo dettagli e suggestioni della terra del Mediterraneo. Per la durata della mostra sono previsti alcuni seminari dedicati all’approfondimento di differenti tematiche.
La mostra – Khaled Abda llah, Brahim Achir, Ahmed Bekhokha, Nadjia Chekoufi, Amor Dekhis , Abdelkader Houamel, Mohamed Rouhani, Smail Zizi, e Anna Shamira Minozzi unica artista italiana, raccontano attraverso forme ed immagini pensiero e cuore di due terre da sempre vicine nei linguaggi artistici e nella loro storia. Italia ed Algeria congiunte idealmente grazie ad un progetto espositivo che, attraverso l’uso di differenti tecniche artistiche, offre allo spettatore una visione contemporanea della storia antica. Colori, storie e forme, si intrecciano tra di loro dando vita a linguaggi contemporanei, una polifonia resistente, intensa e profonda come le radici dell’Algeria che questi artisti si portano dentro, identità diverse che hanno scelto quale loro seconda patria l’Italia, terra nella quale si riconoscono anche per la condivisione della tradizione figurativa classica della quale le due Nazioni sono portatrici, quel sentimento della bellezza e dell’armonia le cui origini le possiamo trovare nell’antica Grecia e nella Roma ellenistica e imperiale. L’Algeria diventa in tal senso una Terra infinita, senza confini, in cui il Mediterraneo è allo stesso tempo elemento di congiunzione e luogo identitario, riacquistando la sua veste di protagonista della nascita, sulle sue sponde, della Grande Arte che ha influenzato la vita odierna. Ed è così che in questa fortezza che si protende sul mare, prende vita un magico dialogo che ha nelle parole dell’accoglienza, libertà ed amore elementi cardinali dove orientare la crescita culturale, sociale di intere civiltà.
Le opere in mostra – Presenti le sculture in marmo di Carrara di Smail Zizi che hanno le loro radici nella Civiltà Classica toccando i vertici dell’originalità attraverso un misterioso linguaggio di segni inciso nelle superfici, i dipinti di Brahim Achir ispirati alle città del deserto ma anche con una chiara influenza della ritrattistica italiana e fiamminga del Rinascimento. Inoltre, i dipinti di Rouhani con le sue cavalcate di Cavalieri Berberi rilette in chiave contemporanea e sempre emozionanti. Il linguaggio dei Touareg, ed il tatuaggio che diviene pietra, colore e sabbia nell’infinito ritmo surreale del deserto sono la cifra stilistica di Ahmed Bekhokha. Con Khaled Abdallah si ritorna al deserto ed ai suoi mitici graffiti, riletti in chiave dinamica e contemporanea. Dekhis Amor intenso artista concettuale si dedica al disegno ed alla pittura. Nadjia Chekoufi porterà il visitatore della mostra nell’universo dell’astrazione grazie ad uno studio accurato dei materiali, le sue realizzazioni emanano energia ed incarnano tensioni concettuali, alla ricerca di valori ed idealità antichi e tradizionali, non rinunciando mai alla modernità. Abdelkader Houamel, amico di grandi artisti italiani, quali Renato Guttuso e Carlo Levi, dai quali è stato molto apprezzato e stimato, apre e rivela ad i nostri occhi i suoi “Giardini del Paradiso”. In questi acquarelli l’artista incarna la più alta spiritualità islamica nella vivacità dei colori e nella sublime eleganza del segno. L’unica artista italiana Shamira Minozzi rende omaggio alla Terra Algerina realizzando per l’occasione i ritratti di Sant’Agostino e dell’Emiro Abdelkader, due grandi personalità, nati entrambi in Algeria e messaggeri universali di Pace ed Armonia. Un vero e proprio viaggio nella “Terra Infinita” con il comune denominatore del nomadismo di pensiero e passione creativa.
L’Algeria, terra variopinta – Colpisce subito la realtà multietnica e multiculturale della gente, assistiamo a una società dove convivono persone di pelle nera, di chiara origine africana, di pelle scura, discendenti dagli arabi, di pelle bianca, berberi chaoui dell’Aures o kabili della Kabilia. È una realtà che esiste sin dall’epoca dei romani; è stata abitata da romani, ebrei, berberi, cristiani, africani e arabi, lasciando il più vasto patrimonio monumentale del continente africano. È la terra dei tuareg e del deserto, delle dune e del granito. È la terra che arriva, attraverso i suoi artisti e le sue opere, nel castello in mezzo al mare, della città del sole.