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Annusiamo in nostri brividi negli angoli di Claudia Liccardo
120 pagine prezzo 11 €
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L’apparente stato di agitazione di Claudia altro non è , che un sentimento perduto, una rivalsa verso questo grande mondo , talmente enorme da dimenticare i valori veri , gli affetti, che vengono solo DOPO il lavoro , la facciata , la maschera che ognuno di noi si crea per essere “accettato” e benvoluto in società.
Le parole di Claudia stridono come il dolore sbattutoti in faccia quando non trovi appiglio , contorto nella tua disperazione, quando tutto attorno sembra vacillare.
Una disperazione , quella di Claudia , che proviamo tutti , chi più sensibile e coraggioso (come lei) riesce a entrarci nel vivo , nel profondo , andando a stimolare le ferite , chi si addentra meno nei meandri oscuri dell’anima , ma ciò che conta è la sua trascrizione a parole di questo stato interno , permettendo a noi di leggerlo e di monetizzare il dolore in arte e scrittura.
Claudia , una ragazza sensibile , troppo, troppo profonda , e chi lo è , si sa , si fa del male da solo attraverso questa ricerca della verità . Non che conosca benissimo l’autrice , ma da ciò che ho letto, da quel che leggo nel suo sguardo questo è ciò che sento , avverto.
Perché quest’autrice si è mostrata ai nostri occhi di lettori per ciò che è , ciò che ha provato senza nessun tipo di filtro, quasi senza protezione come a voler offrire se stessa esposta ai colpi ,ai pensieri , come a voler sventrare quell’angoscia di fondo che una parte della vita , o meglio della società , le crea.
Perché, perché mascherarsi a tutti i costi?
Perché questo mondo di finzione , di inutile apparenza , quando si potrebbe essere liberi esprimendo se stessi?
Perché Claudia? Non lo sappiamo ; è un mondo che è nato e che morirà così, ma è proprio la voce di chi ci riporta alla coscienza che ci fa sperare , proprio chi come te denuncia questi rapidi e moderni mezzi di comunicazione che ci hanno tolto l’attesa , il romanticismo di una lettera d’amore colorata e profumata dal mittente.
Leggendo , veniamo riportati a queste e più riflessioni ,che in realtà da qui partono per finire a toccare temi più ampi , legati al senso e all’essenza della vita e della stessa umanità.
Questo è ciò che viene da questo libro , un colpo allo stomaco regalatoci direttamente dagli autentici , bAnnuelli , genuini tormenti dell’autrice , che ha affrontato a viso aperto se stessa , battagliando coi demoni e colpendoli, incamminandosi per Santiago , verso una nuova luce, proprio come chi si rifiuta di soccombere a certe tristi realtà interiori a cui la vita quasi ci obbliga a vivere.
Anche l’ amore viene vissuto come un tema che riporta a difficili problematiche interne , come uno scoglio sovraesposto alle intemperie del mare , rappresentato dalla società moderna e dalle sue convenienze sociali , dalla sincerità di mostrarsi così come si è che via via va scomparendo.
Questo è un libro che fa bene , innanzitutto perché ammiro chi ha il coraggio di mostrarsi nudo e crudo , senza vetri di finzione , e anche perché ammiro chi affronta a viso aperto i propri fantasmi, addentrandosi senza riserve lì dove non converrebbe sporgersi , e proprio questo libro dovrebbe essere un monito a chi sfugge a certe sensazioni interne , lasciandole lì in attesa , ma con cui prima o poi bisogna fare i conti.
Allora annusiamo i nostri brividi negli angoli , senza paura , con la consapevolezza che per sentirci in qualche modo completi bisogna toccare , e conoscere , ogni parte di sé.
Recensione a cura di Simone Gilardi