L’attualità del pensiero francescano di Dario Antiseri è un testo piuttosto complesso e non certo di facile fruibilità. La sua lettura richiede una certa conoscenza in ambito filosofico e uno sguardo aperto sul mondo di ieri e di oggi. Esso si propone di attualizzare alcune tematiche ricercandone le radici nel passato e più specificamente nelle dottrine dei grandi intellettuali francescani. Lo scopo del lavoro di Antiseri è dimostrare che oggi più che mai c’è un estremo bisogno di ritrovare valori etici e religiosi che restituiscano all’uomo la dimensione dei suoi limiti demolendo la falsa idea dell’ homo homini deus generata da correnti filosofiche quali l’idealismo, il positivismo e il marxisismo. In un mondo come quello in cui viviamo, fondato sull’interesse personale, sulla sete di potere, sull’egoismo, l’uomo disprezza l’aiuto di un Salvatore, rifugge il ricorso a teorie metafisiche, ha una concezione antindividualistica della società, abusa della ragione, affida la conoscenza solo alla scienza e alla filosofia. Ma la scienza, facendo progressi, supera continuamente le posizioni raggiunte, mentre la filosofia pone domande ma non dà risposte. Pur essendo entrambe fondamentali nello sviluppo dell’umanità, né la scienza né la filosofia possono fornirci il senso ultimo della vita. Il bisogno di riuscire dal nulla, che è non-Essere, per trovare il senso della vita, ci spinge inevitabilmente verso il Dio che si è manifestato attraverso la Rivelazione. E’ in quest’ottica che possiamo trovare una giustificazione anche al dolore, alla sofferenza degli innocenti , al male. Il dolore e l’angoscia ci inducono a pregare, ad avvicinarci a Cristo, ad invocare la Provvidenza e la Redenzione. Il mistero della vita può venire compreso solo da un altro mistero: quello dell’esistenza di un Dio buono e generoso. Antiseri fa riferimento anche all’opera Il sale della Terra dell’allora Cardinale Ratzinger che, sulla scia di Bonaventura, scrive che la sostanza della Fede è il nostro riconoscere in Cristo il figlio di Dio, incarnato e fatto uomo. Dunque, in questo mondo improntato all’odio e alla violenza e che vorrebbe il trionfo della dea ragione, risultano quanto mai attuali e auspicabili l’invito di Bonaventura di Bagnoregio ad aprirsi all’esperienza religiosa, quello di San Francesco a baciare un <<lebbroso>>, quello di Scoto a cerdere nell’Onnipotenza di Dio e nel libero arbitrio, quello di Ockham a difendere la dignità e la responsabilità dell’uomo contro ogni tentazione liberticida. Tutte queste linee di pensiero rendono di grande attualità la tradizione del pensiero francescano e concordiamo, dunque, con l’autore sul fatto che <<della Verità non si chiede la data di nascita>>.