Banditi e Briganti
Rivolta continua dal cinquecento all’ottocento
Di Enzo Ciconte
Rubbettino Editori
pp.191
€ 18,00
<<Sembra che sia stato scritto tutto, e invece non è cosi; c’è sempre un aspetto inesplorato o un altro punto di vista dal quale guardare a quelle lontane vicende>>.Un punto di vista, ma non uno qualunque: è l’attenta osservazione, ricerca interessante e approfondita di un uomo che della storia ne ha fatto il suo mestiere e dell’ottima scrittura il suo stile di penna. Leggere questo libro fa venir voglia d’imbattersi in boschi fitti e antichi, conosciuti forse solo dai banditi, dai briganti. Ci sono vincitori silenziosamente dimenticati, generali che hanno sconfitto i più temuti uomini della terra. Luoghi che meritano una legittima attenzione, angoli poco attraversati da storici impegnati. Il Meridione, la Calabria in particolare. Fabbrica di briganti tanto quanto lo erano il Centro e il Nord. L’Italia intera, anche se in tempi diversi. La Spagna, l’Inghilterra, gli idealizzati germani banditi. L’Europa. E’ la mano che scrive quel che i suoi occhi stanno affrontando, è un guardare più a fondo, raccontare quel che la mente studia e impara. Approfondire, documentarsi. La voglia di scoprire ogni come e dove. E’ la curiosità di un grande storico, professore e massimo esperto di mafia dei nostri tempi, l’autore Enzo Ciconte. Un testo che affronta quasi tre secoli di storia, dai banditi del cinquecento ai briganti dell’ottocento. Un libro che rievoca momenti storici con romantiche immagini antiche, acquarelli, dipinti, xilografie. Un’analisi attenta su questioni non già letteralmente trattate. Propone elementi per comprendere aspetti d’inesplorato interesse. Pone l’attenzione sul rapporto tra banditismo e brigantaggio, sull’inesistente connessione tra mafia e briganti. Parla di scelte politiche, cultura, religione. Un modo nuovo per tuffarsi in una storia sempre antica eppure nuova.