Martedì 1 marzo 2011 Benvenuti al Sud
di Luca Miniero.
Con Claudio Bisio,Alessandro Siani, Angela Finocchiaro,Valentina Lodovini Nando Paone Giacomo Riz,Teco CelioFulvio Falzarano, Nunzia Schiano, AlessandroVighi Francesco Albanese,Misticone, Riccardo Zinna Naike Rivelli distribuzione Medusa Film,Italia 2010, commedia, durata 101’.
Note: Remake della commedia francese Bienvenue chez le Ch’tis uscita come Giú alNord in Italia, il film è girato in provincia di Salerno, a Castellabate, parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.Interverrà Nunzia Schiano.
Alberto è un nordico-padano doc: tra le sue manifestazioni di nordismo culturale spinto, oltre adun’itterica diffidenza fisica con tutto ciò che “sa” di Sud, ad esempio, partecipa anche ai culti delformaggio Gorgonzola. Dirigente delle Poste, da Usmate nella Brianza, vorrebbe trasferirsi aMilano, secondo le aspettative della moglie. Si finge invalido; impietosamente smascherato, perpunizione è trasferito a Castellabate, nel profondo meridione. Angosciato, è preda di tutti glistereotipi che formano la sua pseudocultura di appartenenza: ma le realtà sono diverse. I produttoriGiampaolo Letta, boss della Medusa, insieme a Riccardo Tozzi, della Cattleya, hanno fortementevoluto e organizzato nei minimi dettagli l’operazione produttiva e distributiva. Il film è il remake delcampione d’incassi francese “Benvenus chez les Ch’tis” (08), di Dany Boon, da noi uscito coltitolo “Giù al Nord”: è proprio tal quale, tranne alcuni dettagli; lo stesso regista-attore-sceneggiatorefrancese è presente in un cameo nel film nostrano, oltre che esserne produttore esecutivo. MassimoGaudioso come sceneggiatore è stato l’”ottimizzatore” dei gags e delle battute, presentinell’incunabolo francese, e trasportate in ambiente napoletano; tale perché, grazie ad unbenissimamente assemblato casting, si sono scelte delle facce e dei talenti che, singolarmente, e ingioco di squadra, hanno fatto risaltare ancor di più la portata comica dei dialoghi. Del restoGaudioso, napoletano, è tra gli autori del testo di “Gomorra” di Matteo Garrone (08). Certo, siaspettavano il successo: ma non in queste proporzioni. È un po’ come fu il film di Pieraccioni “IlCiclone” (ITA, 96): grazioso, ben fatto: ma che ebbe un successo incredibile, assolutamenteinaspettato, mai ripetuto con le opere successive. Le ragioni sono innanzitutto, a mio avviso,misteriose: chissà cosa è scattato nel profondo dei “pubblici”. È evidente che è una comicità fresca, enon basata su spunti volgari, e di cui si sentiva la mancanza; sono affrontate tematiche molto serie,come il razzismo verso il sud, i cui luoghi comuni sono sfiatati uno a uno, senza saccenteria, ma soloillustrandone il semplice rovesciamento ironico. Poi ha funzionato l’alchimia dei due protagonisti:Claudio Bisio e Alessandro Siani. Intelligenza, ritmo perfetto dei loro “passaggi” di dialogo, sidanno spalla l’un l’altro con simpatia e senso dei tempi comici: sono due scafatoni della comicitàverbale. Ma Bisio ha qualcosa in più, come si è visto in “Si può fare” (08). Poi gli altricomprimari, “storici” del teatro napoletano come Giacomino Rizzo, molto ben utilizzato; oppureNando Paone, che si fanno vicendevolmente da spalla; e anche la bellona di turno, già vista indiversi film come “Fort’Apasc” (08), Valentina Lodovini, ha una sua bella presenza, semplice,credibile ed efficace. Ma relativamente ancora più curato è il supporting cast, cioè la sceltadella “facce” che appaiono per poche “pose”, ma in passaggi connettivi importanti. Ne citerò solodue: l’attrice Nunzia Schiano, di provenienza colta, in grado di passare con la più grande flessibilitàe talentuosità da ruoli teatrali di tipo sperimentale e tradizionale, a quelli cinematografici, comici senon farseschi; l’attore Salvatore Misticone, che si esprime in quel grammelot meridionale di grandeespressività comica. Aggiungo inoltre che la riuscita tematica del film è che non finge portatesociologiche di riflessione; né affronta le problematiche storiche ed economiche dell’intero sud, ma solo un aspetto, esteriore quanto si vuole, ma vero dell’atmosfera fasullamente ideologica checirconda negativamente il nostro territorio.
Ciccio Capozzi – Federazione Territoriale Città del Monte/F.I.C.C.www.cineforumportici.too.it – www.cinemateatroroma.com