Buskashì viaggio dentro la guerra
Gino Strada
Edizione Feltrinelli
Prezzo da copertina 12,00 €
2002
La buskashì è il gioco nazionale afgano: due squadre di cavalieri si contendono la carcassa di una capra decapitata. Gioco violento e senza regole nel quale l’unica cosa che conta è il possesso della carcassa o di quello che ne resta al termine della gara.
“Buskashì” è la storia di un viaggio dentro la guerra iniziata il 9 settembre 2001, con l’assassinio del leader Ahmad Shah Massud “il Leone del Panchir”, due giorni prima dell’attentato alle Twin Towers di New York.
È il racconto di una terra che esisteva già prima degli attentati, di un popolo che ha visto le luci dei riflettori accendersi solo perché loro erano i cattivi, di un luogo in cui le esplosioni di notte ci sono sempre state, ma sono state rese note al mondo dalla Cnn solo il giorno dopo gli attentati.
Le riunione di staff, le telefonate internazionali con l’Afganistan, la determinazione nel voler essere lì nonostante tutti gli organi internazionali venissero evacuati, perfino la Croce Rossa.
È la straordinaria testimonianza dell’unico gruppo di occidentali presenti a Kabul nei giorni della sua “liberazione”. Un viaggio clandestino per raggiungere l’Afganistan mentre viene abbandonata da tutti e si chiudono i confini.
Gino Strada, chirurgo di guerra, è uno dei fondatori di Emergency, l’associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerre e delle mine antiuomo. Ha voluto che alla fine del libro venisse pubblicata la Dichiarazione universale dei diritti umani, firmata a Parigi nel 1948. Una scelat che, da sola, vale più di mille discorsi.