Ecco un nuovo giornale. Ecco un altro foglio telematico che da oggi contribuirà ad affollare la già fitta giungla di periodici e riviste locali che, gira e rigira, spesso dicono le stesse cose. Perché, dunque, è nato questo nuovo giornale? Forse per prolungare l’eco di quanto già detto e ridetto dagli altri? Ovviamente, no. Ciò che state leggendo è il frutto di un desiderio. Un desiderio che un gruppo di persone ha voluto trasformare in scommessa. “Scommettiamo che riusciamo a fare davvero una buona informazione alternativa, parallela e non concorrente a quella degli altri?”. Sono già tanti quelli che scrivono di monnezza, morti ammazzati, malavita, malapolitica e malasanità a Napoli. E tutti scrivono cose esatte, precise e con dovizia di particolari. Ma questo non deve generare un obnubilamento di tutto il resto. Ovvero di tutte le altre notizie che non hanno a che fare con sangue, soldi rubati e politici intrallazzieri. Ebbene, di questo “resto” vogliamo occuparci noi. Vogliamo scrivere di buone iniziative, di eventi culturali e sociali che offrono riscatto al nostro territorio. Vogliamo parlare di cultura e fare cultura a Portici, Ercolano, San Giorgio a Cremano e Torre del Greco. Vogliamo spargere fertilizzante intellettuale nell’area vesuviana e non solo, per risvegliare un amore troppo spesso sopito: quello per la propria terra. Ciò non significa affatto che vivremo con gli occhi foderati di prosciutto o che di fronte ai problemi gireremo la faccia dall’altra parte. Tutt’altro. Quando sarà necessario, anche noi faremo le nostre battaglie, le nostre denunce e i nostri “j’accuse”. Ma senza mai toglierci dalla fronte quel chiodo fisso che ci contraddistingue: la rinascita socioculturale del territorio.