China girl di Abel Ferrara, Usa, 1987.
Quella descritta da Abel Ferrara è una storia semplice, oserei dire, classica: due ragazzi, un italiano e una ragazza cinese si innamorano, scatenando l’ira delle bande criminali che si fronteggiano a Manhattan, al confine tra Little Italy e Chinatown. Film violento e spartano, costruito come una vera e propria versione gangsteristica di Romeo e Giulietta, con una fotografia assolutamente interessante. A.Ferrara, inoltre, fa emergere un’altra questione importante: il dominio cinese che, all’epoca come ora, stava spazzando via definitivamente la comunità italiana di Manhattan, invadendone i luoghi storicamente più importanti. Non è, ovviamente, un film di critica sociale o politica, ma questa pellicola fa comunque emergere degli elementi sociologicamente interessanti, che ci fanno capire quanto sia variegato il mondo della Grande Mela, un posto unico al mondo, nel quale si intersecano, si contaminano, culture radicalmente differenti, “razze” molto distanti fra loro per usi, lingua, religione. Comunità fra le quali basta poco, anche una storia d’amore particolare, per far nascere guerre metropolitane.