Gli accidenti cardiovascolari (ischemia, infarto, ictus, morte improvvisa..) rappresentano la prima causa di mortalità e morbiltà del mondo occidentale.
I fattori di rischio cardiovascolare sono:
- Ipertensione arteriosa;
- fumo;
- obesità;
- sedentarietà;
- dislipidemie;
- diabete mellito;
- età ;
- familiarità per cardiomiopatia ischemica precoce.
I livelli di pressione arteriosa sono strettamente correlati con il rischio di mortalità cardiaca e ictus, pertanto è importante controllare periodicamente la pressione ed annotarla.
I livelli di pressione ottimale devono essere inferiori a 120 mmHg (Sistolica o massima) ed inferiori a 80 mmHg (Diastolica o minima). Nel caso in cui questi livelli fossero superiori è necessario rivolgersi al proprio medico che ne stabilirà la causa e provvederà al trattamento.
La terapia dell’ipertensione si avvale di modifiche dello stile di vita e di farmaci.
Le modifiche delllo stile di vita si dimostrano di fondamentale importanza per ridurre i livelli pressori e quindi il rischio cardiovascolare. Queste sono:
- Riduzione del peso corporeo: è stato dimostrato che si hanno riduzioni della Pressione artensiosa da 5 a 20 mmHg per ogni 10 chilogrammi persi nei pazienti in sovrappeso ed obesi, pertanto si raccomanda un bmi tra 18,5 e 24,9;
- Regime dietetico DASH (Dietary approach to stop hipertension): aumentando il consumo di frutta e verdura e diminuendo i grassi, si può diminuire la pressione di 8-14 mmHg;
- Riduzione di sodio nella dieta;
- Incremento dell’attività fisica: camminare a passo sostenuto almeno 30 minuti al giorno determina la riduzione di 4-9 mmHg;
- Ridurre il consumo di alcolici: abolire i superalcolici e non superare le dosi di un bicchiere al giorno di vino o birra per le donne e di due per gli uomini determinano una riduzione dai 2 ai 4 mmHg.