Europa 2.0 – Prospettive ed evoluzioni del sogno europeo
a cura di Nicola Vallinoto e Simone Vannuccini
Edizioni Ombre corte
22 euro
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Grazie al prezioso contributo di autorevoli studiosi e attivisti impegnati a livello comunitario nella lotta per i diritti umani, i due autori, Simone Vannuccini e Nicola Vallinoto, hanno raccolto testimonianze di ogni genere, offrendo così un panorama delle visioni maturate nella società civile sulla costruzione dell’Unione europea.
Una serie di riflessioni attorno alla tematica europea, alla posizione dei suoi abitanti, al di là di ogni distinzione fra residenti e non residenti in uno Stato membro, caratterizza questo saggio. Seguendo la linea del confronto tra pensieri, opinioni e punti di vista connessi strettamente alla prospettiva di un’Europa federale, si cerca di capire se e come nel mondo globalizzato, complesso e multiforme in cui viviamo oggi, la prospettiva politica offerta dalla teoria federalista sia o meno quella più adatta.
Leitmotiv dell’intera opera è quindi la scelta – con cui il cittadino europeo di oggi si trova a dover fare i conti – fra la chiusura identitaria dello Stato-Nazione, fonte inevitabile di decadenza della civiltà europea, e l’apertura federalista che si rifà al progetto di Europa libera e unita caldeggiato da Altiero Spinelli nel Manifesto di Ventotene (1941).
Naturalmente questa seconda via, a detta degli autori, sarebbe quella maggiormente consona allo scenario attuale. Tre le parole chiave di questa nuova ricetta cosmopolita ci sono integrazione, democrazia partecipativa e lotta alle discriminazioni di ogni genere.
Il perché delle distinzioni ideologiche, razziali, politiche e religiose esistenti ancora oggi dovrebbe spiegarsi con l’assenza di quella giusta economia della conoscenza descritta a proposito del rapporto fra l’Europa e Internet. L’ostacolo principale deriverebbe dal pressing dei lobbisti, dalle severe imposizioni derivanti dalle leggi sul copyright, dalle discriminazioni di mercato fra grandi e piccoli media. L’avvento dei blog e dei social network dovrebbe dunque rappresentare lo strumento giusto per rinnovare la partecipazione dei cittadini, per favorire l’integrazione e rilanciare il vecchio continente partendo dal basso.
Attraverso un impegno comune verso la realizzazione della strategia 2020 si può così tentare di rimuovere tutte quelle prassi distorte che non fanno altro che intralciare il processo evolutivo del sogno europeo.
Un messaggio da cogliere per mettere in pratica quello che Virgilio Dastoli chiama funzionalismo europeo, insito nel Trattato di Lisbona e basato sul pieno rispetto dei diritti umani sanciti dalla Carta di Nizza del 2000.
Gli autori : Nicola Vallinoto, informatico, dirigente del Movimento Federalista Europeo e membro del Council of World Federalist Movement. È stato tra i promotori delle campagne: L’Europa ripudia la guerra, Per una cittadinanza europea di residenza, Per un referendum pan-europeo sulla Costituzione, Per un governo e una costituzione federale europea. Ha pubblicato Le parole di Porto Alegre e Europa anno zero (2002).
Simone Vannuccini, segretario nazionale della Gioventù Federalista Europea, eletto nel maggio 2008. Ha organizzato le ultime edizioni del Seminario euro-federalista Luciano Bolis (Lucca) e la Convenzione toscana dei cittadini europei nel 2009.