Sembra sia arrivato il momento del risanamento degli scavi di Pompei. Si riapre così il doloroso capitolo, fatto purtroppo di moltissime tappe, che descrive la difficile situazione del più bel sito archeologico campano.
Il primo febbraio si sono incontrati presso la sovrintendenza di Pompei il segretario generale del MICAB (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) Antonia Pasqua Recchia e un funzionario della prefettura di Napoli, per dare avvio al progetto appalti sicuri.
Ben 105 milioni di euro, destinati a risanare e riorganizzare gli scavi, dovrebbero arrivare nelle casse. I lavori di risanamento dovrebbero partire già nel 2012 e terminare entro il 2015.
Lo scopo principale è quello di evitare i crolli, si procederà poi al restauro dei punti più deboli, al monitoraggio e al potenziamento dei servizi.
Previste anche altre 20 nuove assunzioni, tra archeologi, architetti e amministrativi che si sommano ai 13 archeologi e 9 architetti assunti nell’ultimo periodo e non ancora operativi.
Soldi che dovrebbero essere ben spesi, visto che il sito è visitato da oltre 25 milioni di turisti ogni anno, con un incremento nell’ultimo anno di 40.000 visite.
Il sindaco di Pompei, Claudio D’Alessio, si è detto molto soddisfatto per l’interesse che il governo sta dimostrando verso la tutela culturale e ambientale del nostro paese. Sembra così arrivato il tanto atteso segnale di speranza per il futuro della nostra regione.