Francescani in Terra Santa. Una storia lunga 800 anni
Giuseppe Caffulli (a cura di)
Edizioni Terra Santa, Milano 2018
pagine 144
Prezzo euro 10,00
Otto secoli di permanenza francescana raccontati in un volume, dal 22 febbraio 2018 in tutte le librerie.
Una presenza ininterrotta e costante da 800 anni –Una storia lunga 800 anni … Dall´arrivo dei primi frati a San Giovanni d´Acri ai nostri giorni. Attualmente la Custodia di Terra Santa opera nei seguenti Paesi: Israele, Palestina, Giordania, Siria, Libano, Egitto e le isole di Cipro e Rodi (in Grecia). In essa lavorano circa 300 religiosi. Otto secoli come guardiani dei Luoghi Santi della Redenzione. Oggi i frati custodiscono 70 santuari e sono presenti in 50 di essi. È uno stare anzitutto per dare lode a Dio nella liturgia. Sempre vicini alla gente e alle comunità locali nonostante le guerre, i conflitti e le difficoltà. Una presenza dialogante di fronte alle molteplici realtà culturali e religiose di quelle terre, ma che non ha mai nascosto la propria identità fatta di amore verso il prossimo, partendo anche dalle Chiese locali. Una delle caratteristiche della loro presenza è stata anchela cura verso i numerosi pellegrini che da secoli si recano a visitare i luoghi sacri della cristianità.
Il volume – vuole essere, attraverso più contributi, un agile strumento per approfondire, attraverso autorevoli e approfonditi scritti, la conoscenza degli inizi di questa plurisecolare presenza, con uno sguardo concreto e realistico sulla situazione attuale. In queste pagine si susseguono scritti del Custode di Terra Santa, Francesco Patton ofm, Soggetti per amore di Dio a ogni umana creatura; Clara Maria Fusciello osc, Uomini e donne nel travaglio del cambiamento; Sergio Ferdinandi, La Terra Santa all’arrivo dei Frati Minori; Christian Grasso, Papato e Terra Santa. Sguardo a Oriente; Cesare Vaiani ofm, Frate Francesco tra i non cristiani; Filippo Sedda, Il viaggio “silenzioso” di Elia di Cortona; Giuseppe Ligato, Un uomo disarmato alla quinta Crociata; Giuseppe Buffon ofm, Una storia lunga ottocento anni; Onorato Grassi, Costruttori di ponti; Sara Cibin e Corrado Scardigno, Lo scrigno della memoria; Pacifico Sella ofm, Sulla genesi della Custodia di Terra Santa; Giovanni Claudio Bottini ofm, Il contributo storico e culturale della Custodia di Terra Santa. Ogni autore, nel proprio ambito di studio o di azione pastorale, ha contribuito a realizzare questo grande affresco storico che ha origine nel profondo amore verso Dio e i fratelli.
La spiegazione del Custode di Terra Santa, Fra’ Patton – Rifacendosi alla nel Capitolo XVI della Regola non bollata, così dice: <<Lì san Francesco ci ricorda che siamo chiamati ad evangelizzare in due modi. Il primo è di non fare liti o dispute, essere sudditi e soggetti a ogni umana creatura per amore di Dio e confessare di essere cristiani. Il primo modo è cioè quello della testimonianza della vita, che si attua quando evitiamo ogni forma di aggressività e polemica, ci mettiamo a servizio degli altri per amore di Dio e manifestiamo un’identità cristiana chiara. Aggiunge poi san Francesco che «quando vedranno che piacerà al Signore» allora i frati potranno fare l’annuncio esplicito del mistero di Cristo e amministrare i sacramenti che incorporano alla Chiesa. Infine bisogna mettere in conto la possibilità di essere rifiutati, perseguitati e perfino uccisi, ma questo è già compreso nella professione di vita religiosa, con la quale mettiamo la nostra vita totalmente nelle mani di Dio”. Queste linee, semplici e concrete, hanno guidato e tuttora guidano l’esperienza francescana in Terra Santa in questi otto secoli, in mezzo a persone di altra cultura, fede e religione. “È da questa esperienza e da questa intuizione” continua Fra’ Patton “che è nato il desiderio di poter stare nei Luoghi Santi per lodare e ringraziare Dio per quel che ha fatto per noi incarnandosi a Nazaret, mostrando il volto di Dio nel volto di un bambino a Betlemme, donandosi a noi nell’Eucaristia nel Cenacolo, insegnandoci l’amore reciproco attraverso la lavanda dei piedi, sintonizzando la sua volontà umana con quella del Padre nel Getsemani, mostrandoci l’amore più grande, quello che arriva fino al dono della vita sul Golgota e vincendo per sempre la morte il terzo giorno nel Santo Sepolcro”. Se queste sono le radici, la pianta oggi è salda anche se piccola ed esposta alle intemperie. L’attività pastorale dei francescani oggi è svolta in 29 parrocchie e in numerose chiese, cappelle e succursali; la Custodia ha la responsabilità pastorale delle tre più grandi parrocchie latine di tutta la Terra Santa: Gerusalemme, Betlemme e Nazaret e i frati hanno parrocchie anche in Siria e Libano, nelle grandi città come in alcuni paesi più piccoli. Leggiamo nel testo che “Le parrocchie francescane sono nate per assistere i fedeli di rito latino presenti nella regione e per diversi secoli i frati sono stati gli unici pastori d’anime per questi fedeli. Oggi essi dividono questa responsabilità con i parroci del Patriarcato latino, restaurato da papa Pio IX nel 1847. Uno dei momenti di maggiore unità dei diversi fedeli che fanno capo alle parrocchie latine, non solo francescane, è la processione della Domenica delle Palme, che si snoda da Betfage, sul Monte degli Ulivi, fino alla chiesa di Sant’Anna, nella città vecchia di Gerusalemme”. Pietre vive, i cristiani di Terra Santa, che attendono i fratelli nella fede per il pellegrinaggio là dove tutto ha avuto origine>>.
Gli Autori – Francesco Patton ofm, Clara Maria Fusciello osc, Sergio Ferdinandi, Christian Grasso, Cesare Vaiani ofm, Filippo Sedda, Giuseppe Ligato, Giuseppe Buffon ofm, Onorato Grassi, Sara Cibin, Corrado Scardigno, Pacifi co Sella ofm, Giovanni Claudio Bottini ofm.